Assegni di ricerca

Gli assegni di ricerca possono essere conferiti a dottori di ricerca o a laureati con curriculum idoneo allo svolgimento di attività di ricerca (ad es.: medici specialisti). Gli assegni sono attribuiti mediante una procedura di valutazione comparativa; le prove d’esame consistono nella valutazione dei titoli presentati dai candidati ed in un colloquio.

Gli assegni hanno durata di un anno e possono essere conferiti allo stesso soggetto nel limite massimo di otto anni, ovvero di quattro anni se il titolare ha usufruito della borsa per il dottorato di ricerca.
Il vincitore dell’assegno stipula con l’Ateneo un contratto di diritto privato. Il contratto non configura in alcun modo un rapporto subordinato e non dà luogo a diritto in ordine all’accesso nei ruoli del personale universitario.

La collaborazione dell’assegnista ha carattere continuativo, non meramente occasionale, è temporalmente definita e in rapporto di coordinamento rispetto alla complessiva attività. Essa si svolge sotto la direzione del responsabile scientifico, in condizioni di autonomia, nei soli limiti dei programmi di ricerca e in stretto legame con la realizzazione degli stessi, senza orario di lavoro predeterminato.

 

Partecipazione dei medici specializzandi alle attività di ricerca scientifica.

E’ auspicabile che tutti gli specializzandi partecipino ad attività di ricerca scientifica svolte all’interno dei Dipartimenti Universitari o nelle strutture accademiche formative preposte.

Infatti, la formazione permanente del medico prevede l’aggiornamento costante e la verifica delle conoscenze e quindi il coinvolgimento in gruppi di ricerca è un occasione imprescindibile per apprende il “metodo” della ricerca scientifica. Questa acquisizione consentirà allo specializzando di acquisire la necessaria criticità nella lettura di una pubblicazione scientifica di aggiornamento; infatti, lavorando in un team di ricerca, egli può apprendere gli strumenti metodologici per disegnare ed eseguire uno studio, prevedendo non solo l’acquisizione dei dati, ma anche la loro analisi critica e la loro proposizione, sotto forma di elaborato (pubblicazione), alla comunità scientifica internazionale. Inoltre, nell’esecuzione di un progetto di ricerca, è prevista l’attenta analisi della letteratura scientifica recente sull’argomento (conoscenza dello “stato dell’arte” della materia).

I gruppi di ricerca presenti nelle strutture formative delle Facoltà mediche sono fatti in genere da un Ricercatore (è da intendersi come tale un Professore di qualunque fascia) e uno o più dottorandi o assegnisti (post-doc). A questi generalmente si uniscono studenti dei corsi di laurea, delle scuole di specializzazione e dei master, coinvolti nella preparazione dell’elaborato finale necessario al conseguimento del titolo. I gruppi hanno in genere un argomento di ricerca che coincide con un progetto finanziato dall’Ateneo, dal Ministero o da altre Istituzioni pubbliche e private. Gli specializzandi possono partecipare ufficialmente ai gruppi di ricerca, in quanto spesso è previsto il loro inserimento nella modulistica che il Ricercatore deve produrre per richiedere il finanziamento. In tal caso, lo specializzando avrebbe diritto, compatibilmente al budget assegnato al Ricercatore, ad un rimborso parziale o totale delle spese sostenute per la partecipazione a un Congresso, oltre che ovviamente la totale copertura delle spese di pubblicazione. E’ auspicabile pertanto che lo specializzando venga sempre informato dal proprio Docente-Tutor-Ricercatore che lo stesso è stato inserito in un Progetto di Ricerca, in quanto questo costituisce anche un titolo che arricchisce il proprio curriculum.

Infine, è altresì auspicabile che lo specializzando venga sempre inserito nella pubblicazione alla quale ha potuto dare il suo contributo col suo lavoro, se il suo impegno è stato continuo e costante.

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