La novità è che in parallelo rispetto alla via parlamentare, il Governo Regionale avrebbe intenzione di inserire una risoluzione all’interno della proposta governativa generale da sottoporre all’approvazione del Parlamento Regionale in sede di Bilancio, che impegna la Regione a rifondere il debito di 21 milioni di euro contratto con le Università nel giro dei prossimi tre anni (7 milioni per anno). Questa previsione, sarebbe il massimo a cui aspirare, rappresentando la realizzazione di quanto il SIGM chiede dallo scorso anno. E’ chiaro che le Università in questo caso non potrebbero che essere definitivamente soddisfatte. Premesso che tutto è possibile in via teorica (e noi ovviamente ci aspettiamo sempre il meglio), in pratica questa soluzione appare di difficile realizzazione alla luce della riduzione generale delle risorse che verrebbero destinate alla Regione dallo Stato Centrale rispetto allo scorso anno accademico.
Ciò premesso, bisogna fare alcune considerazioni:
– quanto finora descritto (le due strade, quella Parlamentare e quella Governativa) rimane tutto sul piano teorico, nella misura in cui tutto è condizionato alla definizione ed approvazione del bilancio regionale;
– le Università potrebbero recedere dalle loro posizioni soltanto a fronte di un reale impegno economico, certificato sulla base di un Piano di rientro o su comunque atti formali (le Università fanno i bilanci ed hanno necessità di produrre atti a supporto dei bilanci che vengono sottoposti al vaglio della Corte dei Conti), il che potrebbe avvenire ovviamente nel secondo caso (iniziativa governativa) e difficilmente nel primo (iniziativa parlamentare);
– in ogni caso, è in previsione un taglio lineare del capitolo del bilancio di nostra pertinenza quantificabile in un range tra il 10 ed il 15%, per cui, nella migliore delle ipotesi questo taglio dovrebbe tradursi in un conseguente taglio del numero dei posti (salvo che nel caso dell’approvazione della proposta governativa).
In sintesi, al momento tutte le strade sono aperte, ma bisogna tenere bene a mente che il momento economico è critico ed è pertanto opportuno mantenere una posizione più conservativa e continuare a sensibilizzare le istituzioni a qualunque livello. Cerchiamo di non abbassare la guardia e di tenere al massimo il livello di attenzione sul problema dei finanziamenti aggiuntivi regionali in quanto, al momento del voto finale del Parlamento (sempre che il bilancio si faccia), che interverrà entro la fine del corrente mese, tutto può succedere e serve responsabilizzare tutti i deputati regionali affinchè mantengano il nostro problema tra le priorità.
Cerchiamo, pertanto, di non scadere in facili entusiasmi sulla base di generiche rassicurazioni provenienti dalle istituzioni politiche: servono atti scritti e formali per trarre conclusioni. Ovviamente, per parte nostra stiamo cercando di lavorare per raggiungere il massimo obiettivo possibile al fine di garantire il diritto all’accesso alla formazione specialistica ai giovani medici siciliani.
Il Comitato Aspiranti specializzandi CT, ME, PA
Le Sedi SIGM CT, ME, PA