Cari Colleghi,
apprendiamo dell’approvazione all’unanimità in sede di VI Commissione dell’ARS di un emendamento finalizzato a ristorare in sede di Ddl sulla Finanziaria Regionale il capitolo di spesa destinato alla copertura dei contratti aggiuntivi regionali (da 5 a 15 milioni di euro) già in essere nel corrente anno 2013. Di tale iniziativa ringraziamo pubblicamente la Commissione Sanità tutta ed in particolare l’On. Lo Giudice (Democratici rifornisti per la Sicilia), L’On Fontana (PDL), l’On.le Laccoto (PD), l’ON Zito (M5S). Sarebbe, inoltre, stato approvato un ulteriore stanziamento pari a circa 3 milioni di euro da destinare alla copertura di nuovi contratti aggiuntivi regionali per il prossimo anno accademico. Nessun fondo sarebbe stato reinserito per estinguere il debito pregresso contratto dalla Regioni con le Università e che, come è noto, è fonte e concausa di continui ritardi nella corresponsione degli stipendi ai titolari di contratto regionale. Questo aspetto rimane pertanto lacunoso e dispiace rilevare che ancora non si sia trovata una risoluzione a questi annosi problemi.
Per quanto, grazie al nostro operato di sensibilizzazione dei componenti della Commissione, siamo riusciti a ripristinare (ma ad oggi solo sulla carta) le condizioni di partenza, abbiamo il dovere di ricordare come l’iter del Ddl preveda ancora due passaggi fondamentali, rispettivamente in Commissione Bilancio ed infine in aula. Purtroppo, il Ddl sulla Finanziaria esitato dal Governo Regionale ha palesato le gravi ristrettezze economiche in cui versa la nostra Regione e la coperta è corta e pertanto non è possibile abbassare in alcun modo la guardia fino alla fine. Si prospettano giorni di incertezza e di mobilitazione permanete.
Rimane nebuloso, inoltre, il punto relativo all’ipotesi di stanziamento di soli 3 milioni di euro per i nuovi contratti, che basterebbero appena a finanziare il primo anno di corso (e non tutti e 5 gli anni di corso), esponendo le Università ad un ulteriore incremento prospettico del debito oltre a quello già cumulato per i contratti dell’attuale primo anno di corso, che si è aggiunto al debito storico del periodo di passaggio dalle vecchie borse di studio ai contratti. In altre parole, in assenza di fondi aggiuntivi rispetto a quanto preventivato, è lecito intravedere tempi duri per questi colleghi ai fini della regolare corresponsione degli stipendi.
Non a caso il nostro Segretariato ha proposto e richiesto alla Regione di utilizzare una quota parte del FSE per il finanziamento dei nuovi contratti, sulla qualcosa il Governo Regionale non si è ancora ufficialmente pronunciato nella sua interezza. Tale fonte di finanziamento, a nostro avviso, potrebbe invece dare respiro, anche in chiave futura, al capitolo di spesa sulla formazione medica specialistica.
Pertanto, rinnoviamo l’invito a tutti i colleghi titolari di contratto regionale ed a tutti i colleghi aspiranti specializzandi di Catania, Messina e Palermo, ad accorrere numerosi al sit in, organizzato dalle Sedi SIGM di Catania, Messina e Palermo giorno 22 aprile a partire dalle ore 10.30 in Piazza del Parlamento, davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, per chiedere la tutela dei diritti più volte calpestati di centinaia di giovani medici siciliani.
Cogliamo l’occasione per informarvi che ci risultano arrivati a destinazione presso le casse dell’Università di Messina i 2/12mi (prime due mensilità 2013), anticipati dall’Assessorato Regionale della Salute su propri fondi, su richiesta del SIGM, in attesa che si compisse l’iter di approvazione dell’attuale Legge Finanziaria e del Bilancio regionale. Questo fa ben sperare anche per la situazione dei colleghi dell’Università di Palermo, essendo stati i mandati di Messina e Palermo processati in sequenza. Più indietro è invece la pratica relativa a Catania, a causa di un ritardo da parte dell’Università Etnea nella trasmissione degli elenchi degli iscritti all’Assessorato della Salute.
Informiamo, infine, che l’Assessorato ha cominciato ad elaborare i mandati relativi agli ulteriori 2/12mi (terza e quarta mensilità 2013) per tutte e tre le Università; ciò nella speranza che in Finanziaria ed in Bilancio siano effettivamente approvate le poste relative alla spesa corrente.
Le Sedi SIGM di Catania, Messina e Palermo