COMUNICATO STAMPA
Centinaia di Giovani camici bianchi provenienti da tutta Italia hanno manifestato in piazza Montecitorio intonando lo slogan “Cambiare il Paese, per non cambiare Paese: riscopriamo in Italia l’orgoglio di essere Medici!” Nel corso del “Giovani Medici Day” si è voluta richiamare l’attenzione delle Istituzioni e della Politica sulle criticità che connotano la condizione dei giovani medici Italiani a cominciare dalla necessità di riformare l’accesso alle scuole di specializzazione; Per fermare la “marea bianca” che lascia l’Italia per trovare migliori condizioni professionali all’estero e per fermare un “conflitto tra generazioni” ed un’emigrazione che sta impoverendo la nostra Sanità. Una delegazione dei manifestanti ha incontrato il Ministro della Salute, il Ministro dell’Università e numerosi Parlamentari che hanno promesso di farsi carico delle riochieste dei manifestanti.
“Cambiare il Paese, per non cambiare Paese: riscopriamo in Italia l’orgoglio di essere Medici!”. È questo lo slogan adottato dall’Associazione Italia Giovani Medici (S.I.G.M.) assieme al Comitato Pro Concorso Nazionale, nel corso della manifestazione di lancio del “Giovani Medici Day”, tenutasi in data 14 maggio 2013 di fronte la Camera dei Deputati.
Centinaia di giovani medici (neolaureati, in formazione specifica e specialistica, dottorandi, precari e studenti in medicina) sono intervenuti da tutto il Paese per celebrare un’iniziativa a tutela del futuro della componente giovane delle Professione Medica e, quindi, della Sanità Italiana.
L’obiettivo della campagna, promossa da realtà indipendenti e non sindacalizzate, è quello di portare immediatamente all’attenzione del nuovo Governo e del rinnovato Parlamento le gravi problematiche che affliggono la condizione dei giovani camici bianchi italiani, da tempo denunciate e per larga parte ancora irrisolte.
Sono stati presentati le 5 priorità da affrontare per ridare dignità e futuro alla Professione Medica in Italia.
Nello specifico i manifestanti hanno richiesto:
1. il Rilancio della FORMAZIONE MEDICA post lauream attraverso l’adeguamento del capitolo di spesa della formazione medica specialistica e l’adozione di un contratto di formazione specifica in medicina generale.
2. la Riforma immediata del CONCORSO DI ACCESSO ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE, nel segno del merito e della trasparenza.
3. una corretta PROGRAMMAZIONE (quantitativa e qualitativa) del FABBISOGNO di professionalità mediche da formare ed adozione di politiche di sostegno all’ACCESSO dei giovani medici AL MONDO DEL LAVORO in modi (SUPERAMENTO DEL PRECARIATO) e tempi che siano in linea con l’Europa (RICONOSCIMENTI per RIDURRE IL DIVARIO TRA NEOASSUNTI E FASCE APICALI).
4. la riconfigurazione del TRATTAMENTO PREVIDENZIALE dei medici (con particolare riferimento ai giovani professionisti ed al duplice iniquo inquadramento INPS/ENPAM dei medici in formazione specialistica) ed INDIVIDUAZIONE DEI VERTICI PREVIDENZIALI A SUFFRAGIO UNIVERSALE.
5. il sostegno dell’accesso alla RICERCA, vero volano di sviluppo per la sanità e per il Paese, per i giovani medici al pari di quanto avviene nell’UE.
. – dichiarano congiuntamente il Comitato Pro Concorso Nazionale ed i Giovani Medici (SIGM) – I Ministri hanno rappresentato l’impegno da parte del Governo a reperire le risorse necessarie ad adeguare il capitolo della formazione medica specialistica. Nel particolare il Ministro dell’Università ha espresso la volontà di sbloccare e portare a compimento l’iter di riforma dell’accesso alle scuole di specializzazione mediche in tempo utile per il concorso 2013/2014; il Ministri della Salute ha dato rassicurazioni circa l’impegno ad affrontare le criticità che investono la condizione dei giovani medici in sede di Patto della Salute, con particolare riferimento alla formazione specifica di medicina generale ed al ricambio generazionale all’interno del SSN.
Giovani Medici (SIGM) e Comitato Pro Concorso Nazionale esprimono soddisfazione per quanto registrato e si impegnano per mantenere alto il livello di attenzione affinchè gli auspici si traducano in atti concreti in tempi brevi.