Campagna #svoltiAMOlaSanità
3 giugno 2014: mobilitazione nazionale dei Giovani della Sanità. Programmazione, Formazione e Lavoro. Merito e Trasparenza.
Prescrizione numero 4
Si superi l’emergenza del precariato medico: SI allo sblocco del turnover per ridare dignità ai giovani professionisti della Salute. SI a modalità di selezione trasparenti e meritocratiche per l’accesso alla dirigenza medica e per l’assegnazione degli incarichi nelle cure primarie e nella specialistica in regime di convenzionamento. Ai fini della progressione di carriera al criterio dell’anzianità di servizio si affianchino la misurazione delle performance la valorizzazione delle competenze. Si valuti l’adozione di concorsi e graduatorie su base regionale per tutti i comparti della sanità. SI agli investimenti nella formazione medica continua con accesso gratuito e programmi fondati sui reali fabbisogni formativi.
Il precariato nel Servizio Sanitario Nazionale rappresenta un’emergenza che necessita dell’adozione di adeguati provvedimenti legislativi, necessari ad assicurare e salvaguardare i diritti fondamentali del lavoratore, dando ai medici stabilità e certezze. L’adozione del DPCM “salva precari” e lo sblocco del turnover in Sanità appaiono indispensabili per ridare dignità ai medici precari del SSN con contratti a tempo determinato che, tutti i giorni, garantiscono la Buona Sanità su tutto il territorio nazionale, come, parimenti, risulta prioritaria la stabilizzazione anche delle migliaia di medici, giovani e non più giovani, titolari di contratti atipici e libero-professionali senza tutele. Con questo spirito il 3 giugno i Giovani Medici (SIGM) si approcceranno al testo del DPCM “salva precari” che verrà presentato al Ministero della Salute.
Per eradicare il fenomeno della precarizzazione è altresì necessario, in parallelo, segnare un momento di SVOLTA anche in tema di adeguata programmazione dei fabbisogni di professionalità sanitarie: si formino le tipologie di medici specialisti ed i medici generalisti necessari a soddisfare il mutato bisogno di salute.
Inoltre, non si può prescindere da un’attenta riflessione finalizzata alla rimodulazione delle modalità di selezione per l’accesso alla dirigenza medica del SSN e per l’assegnazione degli incarichi nel convenzionamento col SSN (cure primarie e specialistica ambulatoriale), che, in una sanità fortemente condizionata dalla politica e dal sindacalismo, impongono l’adozione di criteri di trasparenza e meritocrazia. Si valuti a tal fine l’adozione di concorsi e graduatorie su base regionale per tutti i comparti della sanità, superando al contempo la logica del “cucire addosso” strutture e funzioni.
Trasparenza e meritocrazia si applichino parimenti ai fini della progressione di carriera, in atto essenzialmente basata sull’anzianità di servizio, non incentivando quindi alla produttività ed al miglioramento continuo delle performance.
Occorrono, inoltre, investimenti nella formazione medica continua, garantendo ai medici l’accesso gratuito a tale strumento e provvedendo alla definizione di programmi personalizzati fondati sui reali fabbisogni formativi del medico, definiti attraverso survey specifiche sul modello del Regno Unito.
Mettiamo in campo le migliori risorse della sanità. #svoltiAMOlaSANITÀ.