In relazione alla risposta negativa pervenuta dall’ERSU Palermo alla missiva datata 11/12/2014 relativa all’accesso degli specializzandi medici e non medici di area sanitaria per l’accesso ai servizi di ristorazione collettivi dell’ARNAS Civico, ampliando di fatto la convenzione appena stipulata per gli studenti in Medicina e Chirurgia, ci siamo sentiti in dovere di replicare facendo notare come al momento la Regione Sicilia provochi un grave danno ai medici e non medici in formazione specialistica di area Sanitaria in quanto oltre i ritardi nella corresponsione degli stipendi e del mancato finanziamento dei contratti aggiuntivi regionali, si nega l’accesso ai servizi dell’ERSU obbligandoli di fatto a versare la tassa Regionale per il diritto allo studio.
“Palermo, lì 24/12/201 Alla cortese attenzione di
Presidente dell’ERSU di Palermo
Prof. Alberto Firenze
e p.c.
Magnifico Rettore dell’Università di Palermo
Prof. Roberto Lagalla
Assessore Regionale dell’istruzione e della formazione Regione Sicilia
Dott.ssa Maria Lo Bello
Al Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo
Prof. Francesco Vitale
Ai Sigg. Direttori dei Dipartimenti
afferenti alla Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo
Ai Sigg. Direttori delle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dell’Università di Palermo
LORO SEDI
Oggetto: Richiesta di estensione dei servizi di ristorazione collettiva erogati dall’ERSU ai medici e non medici iscritti alle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria ed agli iscritti ai corsi di Dottorato di Ricerca di Area bio-sanitaria.
Gentile Presidente,
in riferimento a Sua nota Protocollo n. 27307 del 22/12/2014 di riscontro alla nostra missiva datata 11/12/2014, avente pari oggetto, si fa presente quanto segue.
L’Art. 3, comma 1, del D.P.C.M. del 9 aprile 2001 fa espresso riferimento al comma 2 dell’Art. 2 del medesimo D.P.C.M. che disciplina “i servizi e gli interventi non destinati alla generalità degli studenti”, consistenti in prestazioni sociali agevolate, borse di studio, prestiti d’onore, servizi abitativi, contributi per la mobilità internazionale degli studenti italiani.
Appare pertanto del tutto evidente come l’accesso al “servizio di ristorazione” non sia ricompreso nella fattispecie da Voi richiamata a mezzo della norma. D’altra parte, se gli iscritti ai corsi di specializzazione di cui al DLgs 368/1999 e smi non potessero in alcun modo accedere ai servizi resi dall’Ente, non si comprenderebbe l’utilità, nonché la fondatezza dell’obbligo, per gli specializzandi medici della contribuzione della tassa regionale per il diritto allo studio, ai sensi della L.R. n° 20 del 25/11/2002.
Per inciso, nella precedente missiva gli scriventi intendevano richiedere di estendere anche per gli iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria, medici e non medici, nonchè per gli iscritti ai dottorati di ricerca afferenti ai dipartimenti di area biosanitaria, l’accesso alla mensa aziendale dell’ARNAS Civico di Palermo, al pari di quanto già avviene per gli studenti in medicina a seguito di specifica convenzione stipulata tra i due enti sopracitati. Inoltre, si fa rilevare che il medesimo D.P.C.M. 9 aprile 2001 al comma 3 dell’Art. 2 stabilisce che “Le regioni, le province autonome e gli Atenei, ove realizzino altri servizi ed interventi non destinati alla generalità degli studenti e non compresi tra quelli di cui al comma 1, possono determinare autonomamente i requisiti di ammissione, relativi al merito e alla condizione economica, nonché i criteri per la definizione delle graduatorie”. Non a caso, ci risulta che da anni gli altri ERSU regionali eroghino servizi, anche a favore dei medici iscritti ai corsi di specializzazione di cui al DLgs 368/1999 e smi.
Laddove però, come sembra asserire autorevolmente la S.V. in rappresentanza dell’ERSU Palermo, gli specializzandi medici non possano in alcun modo godere (neanche a prezzo pieno) dei servizi di ristorazione offerti in convenzione con altri Enti, né di nessun altro servizio, a fronte della corresponsione del contributo regionale per il diritto allo studio, ciò in ossequio a quanto previsto da uno specifico provvedimento normativo (D.P.C.M. 9 aprile 2001), gli scriventi si riservano di valutare se sussistano gli estremi per supportare gli iscritti alle Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria dall’anno 2001 ad oggi in eventuali azioni collettive che ricusino l’obbligo di corresponsione della tassa in parola, e chiedano la restituzione di quanto versato nel corso degli anni.
In attesa di ulteriore cortese riscontro chiarificatore, si porgono
Distinti saluti,
Dario Altieri
Senatore Accademico Università di Palermo
Claudio Costantino
Rappresentante Ateneo di Palermo Osservatorio Regionale Formazione Medico Specialistica
Salvatore Moscadini
Revisore dei Conti Ordine Medici Palermo