Gli Atenei dovranno quindi predisporre in brevissimo tempo tutte le iniziative necessarie per rispettare quanto previsto dalla Legge 114/2014 e relativo Decreto attuativo.
E’ stato inoltre richiesto alle Università di comunicare entro il 2 aprile 2015 il numero degli specializzandi che decideranno di optare per il nuovo ordinamento. Pertanto, ciascun Ateneo sta organizzando in maniera autonoma le modalità di rilevazione locale del numero degli optandi, in modo da poterlo comunicare al MIUR entro la scadenza predetta.
DIRITTO DI OPZIONE
Le modifiche introdotte dal Riordino non introducono effetti restrittivi rispetto alla equipollenza o affinità del titolo conseguito con il percorso ridotto.
Tanto la durata quanto la distribuzione dei CFU è in linea con quanto richiesto dalle vigenti Direttive Comunitarie ed il titolo conseguito con il percorso ridotto sarà spendibile su tutto il territorio dell’Unione Europea senza limitazione alcuna.
In conclusione, il passaggio al percorso ridotto previsto dal nuovo ordinamento non comporta nessuna limitazione sostanziale o controindicazione tale da sconsigliare l’esercizio del diritto di opzione.