NON C’È SOLO LA DURATA: SENSIBILIZZIAMO LE ISTITUZIONI PER UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ!

In queste giornate caotiche in cui molti colleghi sono chiamati ad una scelta a scatola chiusa nell’esercizio del diritto di opzione per il passaggio al nuovo ordinamento didattico delle scuole di specializzazione di medicina è doveroso ricordare come più che la DURATA sotto i riflettori del processo di riordino debba rimanere la QUALITÀ della formazione specialistica. Qualità sempre difficile da dimostrare ma che, sicuramente, si può misurare!

Sembra che, nonostante si sia lavorato per far sì che il riordino significasse anche miglioramento della qualità (con ampliamento della casistica e chiusura delle Scuole non adeguate) il MIUR stia trascurando di adottare gli indicatori di performance formativa ed assistenziale previsti dal Decreto sul riordino delle scuole di specializzazione di medicina.

Care Colleghe e cari Colleghi,

ricordiamo che, tra gli aspetti innovativi e qualificanti del Decreto Interministeriale sul Riordino degli Ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di area sanitaria (D.I. 4 febbraio 2015 n. 68), di particolare interesse resta l’introduzione di specifici INDICATORI DI QUALITÀ, in aggiunta ai “semplici” standard generali e specifici ed ai requisiti minimi ad oggi utilizzati ai fini dell’accreditamento ed attivazione delle scuole di specializzazione.*

Com’è noto, infatti, molte scuole, su tutte quelle dell’area chirurgica, soffrono della non sempre ottimale disponibilità della casistica clinica necessaria a consentire a tutti i medici specializzandi una formazione sul campo di qualità. In tal senso, la Riforma sul Riordino ha voluto porre le premesse per una reale integrazione delle reti formative universitarie con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, sia ospedaliere sia territoriali. E l’introduzione dei citati indicatori di QUALITÀ ASSISTENZIALE e FORMATIVA potrà favorire l’auspicato miglioramento delle performance delle singole scuole di specializzazione che documentino delle criticità risolvibili ovvero la chiusura di quelle che versino in uno stato di sofferenza patologica.

La nostra Associazione rileva come ad oggi il MIUR sia intenzionato a riproporre una sorta di “pre-accreditamento”, basandosi esclusivamente sui criteri e requisiti strutturali ed organizzativi adottati in passato (nota Protocollo n.2131 del 12 febbraio 2015 del Capo Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca). Infatti, in nessun atto o comunicazione ufficiale del MIUR si riscontra riferimento alcuno agli indicatori di qualità ovvero agli indicatori di attività formativa ed assistenziale, previsti dal Decreto Interministeriale, necessari per le singole strutture di sede e della rete formativa ai fini dell’attivazione di ciascuna scuola. Di contro, il MIUR si è affrettato a comunicare alle Università l’avvio delle procedure informatizzate per l’adeguamento degli Ordinamenti didattici relativi all’a.a. 2014-2015, in ossequio al Riordino delle scuole di Specializzazione di area sanitaria, predisponendo a tal fine l’apertura dell’apposita Banca dati CINECA tra il 25 marzo ed il 2 aprile 2015 (nota Protocollo n. 4616 della competente Direzione Generale MIUR del 23 marzo 2015).

Al fine di sensibilizzare le competenti Istituzioni ad una reale applicazione della Riforma sul Riordino ed, in particolare, all’implementazione degli indicatori di qualità formativa e assistenziale, nonché di una piena integrazione delle reti formative universitarie con le strutture del Servizio Sanitario Nazionale che possano documentare standard idonei,

INVITIAMO TUTTI I MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA AD ADERIRE AL “MAIL-BOMBING”, ORGANIZZATO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI MEDICI (SIGM), CHE AVRÀ LUOGO A PARTIRE DAL 30 MARZO 2015.

Chiediamo ai singoli colleghi specializzandi ed aspiranti specializzandi presenti e futuri (neolaureati e studenti in medicina) di inviare il testo allegato (SCARICARE) ed inviarlo per e-mail al MIUR (segreteria.cdg@istruzione.it) ed al Ministero della Salute (segr.capogabinetto@sanita.it).

 

*AL FINE DI UNA MIGLIORE COMPRENSIONE DELLA QUESTIONE, RIPORTIAMO DI SEGUITO UNA BREVE ILLUSTRAZIONE DEL PROCESSO DI ACCREDITAMENTO E DI ATTIVAZIONE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE.

La certificazione del possesso degli standard e requisisti di ciascuna rete formativa, cui si appoggia la rispettiva Scuola di specializzazione, è in carico al Rettore dell’Università presso cui insiste la singola scuola di specializzazione, che a tal fine emana un proprio decreto, a partire da quanto prodotto dalle singole Università attraverso delle procedure informatizzate predisposte dal MIUR con l’aiuto del CINECA. Quanto inserito nella “banca dati dell’offerta formativa”, che va aggiornata annualmente, viene sottoposto al vaglio dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica che, ai sensi dell’art. 43 del DLgs 368/1999 e smi, ha il compito “di determinare gli standard per l’accreditamento delle strutture universitarie e ospedaliere per le singole specialità, di determinare e di verificare i requisiti di idoneità della rete formativa e delle singole strutture che le compongono, effettuare il monitoraggio dei risultati della formazione, nonché definire i criteri e le modalità per assicurare la qualità della formazione, in conformità alle indicazioni dell’Unione Europea”.

A quel punto, dovrà essere emanato un altro Decreto (lo “specifico e successivo provvedimento” di cui all’Art. 3, comma 3, del Decreto Interministeriale 4 febbraio 2015 n. 68), che dovrà identificare “i requisiti e gli standard per ogni tipologia di scuola, nonché gli indicatori di attività formativa ed assistenziale necessari per le singole strutture di sede e della rete formativa ai fini dell’attivazione della scuola“. Allo stesso modo, al comma 4 dell’Art. 3 del Decreto Interministeriale si specifica che “l’inserimento dei presidi ospedalieri e delle strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale nella rete formativa avviene tramite valutazione del possesso dei requisiti strutturali e di qualità di cui al provvedimento indicato al comma 3 relativo a requisiti e standard.

Sono tutte delle acquisizione che, se correttamente implementate, importeranno un notevole salto di qualità nella formazione medica specialistica.

In tal senso aveva già operato la Commissione di studio sulle scuole di specializzazione di area sanitaria, istituita con Decreto del Ministro Istruzione, Università e Ricerca n. 598 del 3 luglio 2013 (Commissione Carrozza), cui ha contribuito la nostra Associazione, che all’interno della “PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER IL RIASSETTO DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA”, approvata all’unanimità il 7 novembre 2013, aveva individuato gli “indicatori di performance delle UU.OO di sede e afferenti alla rete formativa delle scuole di specializzazione di area sanitaria” (ALLEGATO). Trattasi di indicatori di facile reperimento presso le Aziende Sanitarie e strutture private accreditate afferenti a ciascun Servizio Sanitario Regionale, ovvero presso i competenti Assessorati Regionali della Salute, la cui implementazione comporterebbe un significativo valore aggiunto in quanto si passerebbe dalla presenza e sussistenza di standard generali e specifici, che mirano ad esplorare delle capacità strutturali, tecnologiche, organizzative ed assistenziali ovvero di requisiti – tutti questi volti a quantificare sulla carta le dotazioni delle strutture e delle reti formativeall’adozione di indicatori di qualità che, invece, permetterebbero di valutare quello che realmente fanno le strutture della rete formativa (sia in termini di esiti che di performance assistenziali e formative).

A differenza di quanto avvenuto sino ad oggi, si avrebbero pertanto degli strumenti preziosi nelle disponibilità dell’Osservatorio Nazionale della Formazione Specialistica, che si avvale di  “un sistema di controllo di qualità delle prestazioni professionali” (art. 43, comma 1, lettera e, del D.Lgs 368/1999).

 

 

 

 

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