RESOCONTO ASSEMBLEA:
NOI VOGLIAMO SPECIALIZZARCI
4 GIUGNO 2014, AULA D – CITTADELLA UNIVERSITARIA DI MONSERRATO
Cari colleghi, il SIGM Cagliari ha partecipato all’assemblea che si è svolta 4 Giugno scorso nella Cittadella Universitaria di Monserrato (Aula D), nella quale si sono incontrati studenti di medicina, aspiranti specializzandi, giovani medici, professori universitari. Al dibattito hanno preso parte anche l’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna dott. Luigi Arru e il Magnifico rettore Prof.ssa Maria del Zompo. L’assemblea è stata organizzata al fine di discutere e capire le motivazioni del mancato finanziamento dei contratti aggiuntivi della Regione Sardegna (come anticipato nella news del 28 Maggio scorso- CLICCA QUI PER LEGGERE LA NEWS)
Per la sede provinciale di Cagliari del SIGM (Associazione Italiana Giovani Medici) sono intervenuti il dott. Mariano Girau, referente del Comitato “Aspiranti Specializzandi” del SIGM, ed il dott. Carlo Piredda (vice presidente SIGM Cagliari e presidente del Collegio dei Revisori dei conti dell’Ordine dei Medici di Cagliari).
Di seguito il resoconto del nostro intervento e le nostre riflessioni:
I giovani medici sardi si trovano in un contesto lavorativo sempre più scarno ed avaro di prospettive: dopo l’abilitazione è possibile svolgere l’attività di medico come libero professionista nell’ambito della Continuità Assistenziale, Centri Prelievi, guardie in Cliniche private e assistente medico in manifestazioni sportive, in maniera sporadica e spesso poco remunerativa.
Per un medico diviene quindi necessario proseguire il proprio percorso formativo in una Scuola di Specializzazione e poter così acquisire un titolo spendibile per poter lavorare nel SSN. Purtroppo, però, a molti colleghi verrà preclusa questa possibilità, per la scarsità di contratti statali per la formazione specialistica che nel 2015 si attestano alle 6000 unità, cifra assolutamente non in grado di coprire il fabbisogno annuale di medici specialisti di circa 8000 unità stabilito dal Ministero della Salute per il triennio 2014-2017. In questo scenario critico, la Regione Sardegna, per la prima volta dal 2005 (anno di introduzione del nuovo ordinamento), ha deciso di non destinare alcun contratto aggiuntivo per i giovani medici sardi, contribuendo in questa maniera a limitare le già poche alternative lavorative.
Durante il dibattito è emerso come il mancato finanziamento dei contratti aggiuntivi Regionali per il prossimo concorso (2014/2015) di accesso alle scuole di specializzazione che si svolgerà nel mese di Luglio p.v., sia stata una scelta della politica Regionale, in un momento storico di difficoltà economica per tutto il territorio, e poiché l’Assessorato avrebbe ritenuto che il numero di contratti statali finanziato quest’anno (192 contratti ministeriali destinati alle Scuole dell’Ateneo di CA e SS) sarebbe stato sufficiente per coprire il fabbisogno dei giovani medici Sardi da formare (ricordiamo che ogni anno si abilitano in Sardegna tra i 250 ed i 300 colleghi). Nelle stime rese note dall’Assessore sono stati infatti considerati anche i contratti Ministeriali destinati alle scuole di specializzazione con sede in atenei non Sardi (Es. Università di Genova per la scuola di nefrologia e Sapienza per la scuola di fisiatria e Oncologia).
I nostri rappresentanti hanno sottolineato come l’Assessorato avrebbe dovuto comunicare al MIUR, entro il 25 maggio 2015, il numero dei contratti aggiuntivi regionali e che più volte il Ministero aveva sollecitato l’assessorato a provvedere a questa importante comunicazione.
I giovani medici Sardi prendono atto di come ancora una volta si sia preferito tagliare sulla formazione e sulla cultura in un momento storico nel quale i giovani medici non sono visti come una risorsa e un investimento per la Sanità Sarda, ma solo come una voce di spesa del bilancio regionale. A questo bisogna aggiungere, ed è stato ricordato durante gli interventi, come nei mesi scorsi più volte dei nostri rappresentanti avessero incontrato l’assessorato per chiedere il finanziamento di un adeguato numero di borse regionali da destinare ai neo abilitati Sardi e che le stesse fossero vincolate alla residenza in Sardegna da almeno 5 anni (come fatto da altre regioni come Veneto e Puglia). Il fatto che le istituzioni fossero già informate da mesi di questo grave problema sottolinea come probabilmente si conoscesse la situazione, ma non ci sia stata la volontà politica di trovare una soluzione.
Ricordiamo che questa è la prima volta dal 2005 (anno di introduzione del nuovo ordinamento) che non vengono finanziati i contratti regionali: nel 2013 erano 137, nel 2014 102.
Nel corso del dibattito i giovani medici sardi hanno chiesto all’assessorato una programmazione forte e decisa del fabbisogno formativo regionale per i prossimi decenni, senza navigare a vista mettendo le toppe di anno in anno, col rischio (come già sta accadendo) di formare Specialisti che non trovano alcuna occupazione nelle aziende pubbliche del Sistema Sanitario Regionale.
Oltre questa grossa problematica riguardante il finanziamento delle borse regionali i rappresentati del SIGM Cagliari hanno ricordato all’Assessore come in Sardegna stia emergendo un forte problema occupazionale per i giovani medici Sardi legato al blocco del turnover nelle strutture pubbliche ed al ritardo nell’assegnazione della titolarità di continuità assistenziale e assistenza primaria per i colleghi in graduatoria regionale. E’ stato inoltre richiesto di provvedere al più presto all’emanazione di una nota da indirizzare a tutte le aziende Sanitarie del territorio (come accaduto in Veneto) che permetta ai colleghi Laureati, in attesa di concorso, di frequentare in maniera volontaria nei reparti e continuare, così, il loro percorso formativo senza essere respinti per una errata interpretazione della Legge Fornero sui Tirocini.
Il SIGM Cagliari ritiene opportuno portare avanti le istanze dei giovani medici in modo costruttivo e collaborativo, e si rende disponibile, assieme a tutte le sigle di rappresentanza studentesca, a qualsiasi incontro o iniziativa da parte dell’assessorato per cercare di risolvere le problematiche degli attuali e dei futuri medici Sardi, in un contesto storico dove certi provvedimenti non possono essere più rimandati e posticipati.
Il Direttivo SIGM Cagliari