COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI MEDICI (SIGM)
L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) plaude alla presa di posizione dell’Assessore Regionale alla Salute della Regione Sicilia sull’ormai scabrosa questione del Corso di medicina romeno a Enna. Recepite le richieste del Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani, dei Giovani Medici (SIGM) e degli Aspiranti Specializzandi (CNAS).
Dopo aver a lungo sensibilizzato assieme al Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani e al Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS) circa la necessità di bloccare il nascente corso di Medicina e Chirurgia Romeno aperto ad Enna, l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) esprime apprezzamento sulla presa di posizione dell’Assessore Guicciardi che pone di fatto fine all’esperienza, mai decollata, dei corsi di laurea universitari di area sanitaria, promossi in “sede remota“ presso Enna ad opera dell’Università privata rumena “Dunarea de Jos”.
<<Esprimiamo soddisfazione per la retromarcia della Regione che, nei fatti, disconoscendo i provvedimenti che concedevano alla Fondazione Proserpina la concessione della fruizione dei reparti e delle strutture del Presidio Ospedaliero di Enna, e quindi del SSN, ha recepito le nostre richieste. Ringraziamo, inoltre, il MIUR per essere intervenuto autorevolmente al fine di fare chiarezza nell’opinione pubblica, nonché di stoppare un’iniziativa le cui ripercussioni negative si sarebbero riverberate nel tempo sulla salute dei cittadini>> – dichiara l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM).
Ricordiamo che il SIGM, assieme al Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani e al Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS), era già intervenuto nel dibattito chiedendo l’intervento del MIUR e del Ministero della Salute, ed aveva espresso apprezzamento nell’apprendere a mezzo stampa delle ulteriori iniziative messe in campo dal MIUR per bloccare l’avvio dei corsi di laurea universitari di area sanitaria ad opera dell’Università rumena privata “Dunarea de Jos” ad Enna.
UNIVERSITA’: ANCHE ASSESSORE SCARICA FACOLTA’ MEDICINA A ENNA
Nota Gucciardi, su ateneo romeno indaga anche la Procura
(ANSA) – ENNA, 10 NOV – Anche l’assessore regionale alla Salute, Baldassare Gucciardi, scarica il “fondo Proserpina Srl”, l’ente promotore della facolta’ di Medicina e Professioni mediche dell’universita’ romena ad Enna e di conseguenza il suo patron, Mirello Crisafulli, ex parlamentare Pd. “Quanto alla vicenda relativa all’attivazione di corsi di Laurea in ambito medico sanitario ad Enna – recita una nota dell’assessore – si evidenzia che, come subito comunicato dal presidente della Regione in riscontro alla diffida del Miur, la convenzione, stipulata in data 28 agosto 2015 tra questo Assessorato alla Salute, l’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione professionale, l’Universita’ Kore di Enna e la Fondazione Proserpina, non puo’ spiegare effetto alcuno con riferimento a programmi formativi per i quali non sono intervenuti i necessari atti, autorizzativi, di assenso da parte dello Stato che, anzi, nel caso in esame ha espressamente disconosciuto le relative attivita’”.
L’assessore invita, poi, una sfilza di destinatari della missiva tra i quali il procuratore, Calogero Ferotti, e il prefetto, Fernando Guida, a fare cessare le attivita’ relative ai corsi universitari. Ma la nota conferma anche che Mirello Crisafulli, amministratore del “Fondo Proserpina srl”, sarebbe stato inizialmente sostenuto da Cataldo Salerno, presidente dell’Universita’ Kore che poi ha deciso di ripudiare il progetto.
Ma c’e’ di piu’. Al protocollo di intesa che doveva sancire questa collaborazione tra l’allora fantomatica “Fondazione Proserpina”, ente proponente dell’universita’ e l’ospedale, firmata dall’allora commissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Termini, e dal presidente della Proserpina Adelfio Elio Cardinale, gia’ preside della Facolta’ di Medina dell’Università di Palermo, nonche’ sottosegretario alla Salute nel governo Monti, non solo non e’ mai seguita alcuna determina o delibera da parte della dirigenza dell’Asp ma quel documento non reca la data di stipula. Materiale gia’ all’esame della Procura. Proprio Termini, cosi’ come il nuovo direttore generale dell’Asp, Giovanna Fidelio, sono gia’ stati sentiti a lungo dal procuratore che ha attivato Polizia Giudiziaria e Finanza per acquisire atti utili all’inchiesta. (ANSA) YUR/GIM 10-NOV-15 11:55