“Il Dipartimento di Medicina Generale dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) ha inviato ai parlamentari firmatari dell’emendamento 3444/VII/1.20 una lettera (SCARICA LETTERA) per spiegare perché l’adozione di una graduatoria nazionale unificata ai fini dell’accesso dei medici alla formazione post lauream (scuole di specializzazione e corsi regionali di formazione specifica in medicina generale) favorirà l’affermarsi di una visione di sistema utile a rendere efficace la programmazione del fabbisogno dei professionisti”.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) è favorevole all’emendamento 3444/VII/1. 20 al Ddl Stabilità (AC 3444) che propone l’adozione di un sistema di selezione a graduatoria unica nazionale, nonché di una prova unificata, per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina ed ai corsi regionali di formazione specifica in medicina generale.
“L’adozione di un sistema di selezione – si legge nella lettera – a graduatoria unica nazionale, nonché di una prova unificata, per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina ed ai corsi regionali di formazione specifica in medicina generale, oltre a comportare gli effetti positivi richiamati in premessa, affermerebbe anche nel capitolo della formazione specifica in medicina generale valori ineludibili quali oggettività e trasparenza della valutazione, nonché la mobilità quale momento di arricchimento culturale e professionale del formando. D’altra parte, il valore della graduatoria nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria non è in discussione e va preservato ed esportato, al punto che non si può fare a meno di far notare come tale sistema di selezione abbia superato difficoltà impensabili, su tutte il gravissimo evento dell’inversione delle prove di area da parte del CINECA, registratosi in occasione della prima edizione del concorso nazionale. La seconda edizione del concorso nazionale, seppur perfettibile, ha dato dimostrazione, laddove occorresse, della bontà di tale modalità di accesso, già in adozione da anni in alcuni Paesi dell’UE, su tutti Francia e Spagna”.
Il Dipartimento di Medicina Generale (SIMeG)
Associazione Italiana Giovani Medici