Art 22 il no del SIGM allo sfruttamento della formazione

Care colleghe e cari Colleghi,

nella giornata di venerdi 8 Aprile 2016 una delegazione della nostra Associazione ha partecipato a una riunione presso il Ministero della Salute organizzata dalla Direzione Generale delle Professioni Sanitarie in risposta alla richiesta del SIGM di prendere parte alle riunioni del Tavolo tecnico-politico previsto dall’art. 22 del Patto per la Salute.

Alla riunione, tenutasi alla presenza della dott.ssa Ugenti, direttore generale della direzione delle Professioni Sanitarie del Ministero, oltre al SIGM erano state invitate a partecipare anche delegazioni di Federspecializzandi e Coordinamento Mondo Medico nonché le sezioni giovanili dei sindacati ANAAO (medici ospedalieri) e FIMMG (medici di medicina generale) che già sono presenti e siedono al tavolo tecnico-politico.

Come più volte denunciato dalla nostra Associazione (Sole 24 Ore nel 2015, e più di recente QuotidianoSanità e Sole24Ore Sanità) è in atto un tentativo nemmeno troppo velato di ricorrere all’utilizzo di nuova forza lavoro di qualità a basso costo per sopperire alle strutturali carenze di organico di un Servizio Sanitario Nazionale che, tra blocco del turnover e imposizione da parte della Corte di Giustizia europea di sanare le croniche anomalie legate a un monte orario abnorme e alla mancanza del giusto riposo compensativo tra i turni del personale strutturato, è ormai arrivato allo scompenso manifesto.

Anche durante la riunione, come già fatto a mezzo stampa a più riprese, la nostra Associazione si è espressa in maniera molto negativa rispetto alla proposta dell’Intersindacale, puntando il dito sulla situazione degli specializzandi usati come “merce di scambio”, spostati da una parte all’altra come tappabuchi senza tener conto della qualità di un percorso formativo che tutti sembrano voler tenere in secondo piano.

Dalla padella alla brace. Da tempo denunciamo uno scadimento del ruolo del medico in formazione specialistica che sempre più spesso è relegato al ruolo di tappabuchi delle piante organiche delle aziende universitarie, a svolgere mansioni dequalificate ovvero attività troppo rischiose in totale assenza del tutor invece che seguire un vero e proprio percorso didattico professionalizzante utile all’acquisizione di competenze via via crescenti fino alla completa autonomia da medico specialista.

GUARDA IL VIDEO DI STRISCIA LA NOTIZA SUGLI SPECIALIZZANDI CHE OPERAVANO A ROMA IN ASSENZA DEL TUTOR STRUTTURATO

Mancato riformismo, maturità democratica e attivismo. Il SIGM, attraverso la campagna #NotFairNotSafe partita nelle scorse settimane mutuando lo slogan dei colleghi britannici, ha inteso dar vita a un movimento finalizzato a rimettere al centro la tutela della qualità della formazione e il rispetto della sicurezza e informazione dei pazienti (spesso ignari di essere trattati in totale autonomia da professionisti ancora in formazione spesso costretti a districarsi in contesti proibitivi), accendendo i riflettori sui  problemi strutturali di un settore, quello della medical education, dove ogni discussione sembra essere orientata al ribasso.

Continua in ogni caso il supporto della nostra Associazione alla piattaforma www.valutalatuascuola.net campagna di valutazione della formazione specialistica nelle varie Scuole del territorio nazionale che in meno di 3 settimane ha raccolto l’adesione di oltre 2.500 colleghi da tutte le università Italiane. Un’istantanea da parte degli specializzandi sul loro percorso formativo che pian piano sta diventando nitida e che successivamente potrà garantire una bussola orientativa ai nuovi colleghi aspiranti specializzandi al momento della scelta della sede di scuola (comunicato di lancio).

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