IL SIGM SU DECRETO SEMPLIFICAZIONE: “SIA STRUMENTO PER RILANCIARE LA QUALITA’ DELLA FORMAZIONE DEI FUTURI MEDICI DI FAMIGLIA O IL RISCHIO E’ CHE I GIOVANI MEDICI VENGANO USATI COME TAPPABUCHI”.

Ad una prima lettura dell’articolo 9 “Disposizioni urgenti in materia di personale sanitario, di formazione specifica in medicina generale e di formazione specialistica dei medici” del Decreto Legge Semplificazione (controllare link), si sarebbe portati a pensare che, dopo più di un ventennio dall’istituzione dei corsi regionali di Formazione Specifica in Medicina Generale (FSMG), il Legislatore abbia inteso mettere mano al titolo IV del D.Lgs 368/99 e ss.mm.ii. per rilanciare la qualità della formazione dei futuri medici di medicina generale. Tuttavia, da una attenta lettura del testo, emerge che l’unica modifica che il Governo intenderebbe apportare sia l’applicazione temporanea, ovvero fino al 31 dicembre 2021, l’applicazione dell’Art.29 della Direttiva 2005/36/CE, il che consentirebbe ai medici in formazione specifica in medicina generale di acquisire la convenzione come già previsto dalla normativa europea, e come peraltro proposto dal SIGM al Ministero della Salute quale primo step di una proposta di più ampio respiro di cui avrebbe potuto beneficiare tutta la Formazione Specifica in Medicina Generale e non solo.

Il Segretariato Italiano Giovani Medici, infatti, richiede che accanto al recepimento della direttiva 2005/36/CE, si provveda ad evolvere la Formazione Specifica in Medicina Generale attraverso la definizione di un core curriculum di competenze che devono essere acquisite dai futuri Medici di Famiglia, nonchè attraverso l’estensione del sistema di accreditamento e degli Osservatori sulla formazione medica anche ai corsi regionali di Formazione Specifica in Medicina Generale.

 

Inoltre, il SIGM ripropone il reinserimento dell’attivazione dei corsi part-time, della definizione della formazione complementare, dello scorporo della Medicina Penitenziaria e del 118 dall’ACN della Medicina Generale.

 

Alla luce di tutto ciò, rimane comunque difficile comprendere il razionale alla base della scelta di consentire ai medici in formazione di poter accedere alla convenzione, senza però aver al contempo definito un core curriculum di competenze da acquisire. Sembrerebbe proprio che, sfruttando quanto previsto dalla normativa europea, si vogliano utilizzare i medici in formazione come tappabuchi. Perchè dunque non applicare anche quanto previsto circa la qualità della formazione in Medicina Generale o l’evoluzione in Scuola di Specializzazione come già avviene nel resto d’Europa?

 

In questo contesto di transizione demografica, sociale ed epidemiologica, che potremmo definire epocale, il SSN necessita di professionisti delle Cure Primarie adeguatamente formati nella gestione del cronico e della complessità, e al contempo attenti alla salute e alla comunità.

Affinchè ciò avvenga è necessario investire sulla formazione e in particolare sulla Formazione in Medicina Generale, come ribadito recentemente da un position paper (controllare link) di numerose realtà associative e scientifiche aderenti al Wonca.

 

Senza un rinnovamento e un miglioramento della formazione dei Medici di Famiglia non è possibile in alcun modo mettere in atto quanto auspicato nel Contratto di Governo in tema di Sanità. In tutti i Paesi in cui si è deciso di rilanciare il sistema salute si è sempre partiti da una riforma delle Cure Primarie  e dalla evoluzione della Formazione Specifica in Medicina Generale.

 

Sebbene la FSMG esista da più 25 anni, nessuno dei precedenti Governi si è mai concretamente preoccupato di cosa un Medico di Famiglia dovrebbe apprendere e di quali competenze  dovrebbero essere acquisite.

Sulla base di tutto ciò il SIGM CHIEDE al Parlamento di segnare una forte discontinuità rispetto al passato, attraverso l’adozione delle seguenti iniziative:

  • valorizzare e rilanciare la Formazione Specifica in Medicina Generale, recependo le proposte elaborate dal Dipartimento di Medicina Generale del SIGM (SIMeG) ed investendo sulla qualità della formazione dei futuri Medici di Famiglia come asset strategico per tutto il SSN;

  • affrontare, in sede di Legge di Conversione del DL Semplificazione, il tema della qualità della Formazione dei futuri Medici di Famiglia, urgente al pari della carenza di medici di MG, prevedendo l’immediata definizione di un core curriculum di competenze da acquisire e l’estensione del sistema di accreditamento e degli Osservatori sulla formazione medica anche ai corsi regionali di Formazione Specifica in Medicina Generale.

 

I Giovani Medici sono pronti al Cambiamento, e la politica?


 

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