Al Ministro dell’Università e della Ricerca,
Al Ministro della Salute,
e, per conoscenza
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Oggetto: impiego dei medici in formazione per la campagna vaccinale anti-Sars-CoV2
Il 2020 è stato un anno straordinario, che ci ha spinti a compiere sforzi incessanti per rispondere all’emergenza sanitaria dettata dalla pandemia da SARS-CoV2. È stato un anno di sacrifici, di limitazioni, di dolore e di lutti, in cui noi Medici in formazione specialistica non ci siamo tirati indietro, ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto l’unica cosa giusta da fare: il nostro dovere.
A marzo, quando i dispositivi di protezione individuale erano un miraggio e soprattutto difficilmente accessibili per noi Medici Specializzandi, abbiamo prestato servizio come Medici e non come studenti, dove serviva, dagli ospedali ai dipartimenti di prevenzione rinunciando alla nostra formazione per garantire i servizi essenziali.
La formazione del presente e futuro personale del Servizio Sanitario Nazionale è stata bruscamente interrotta dall’arrivo della pandemia: futuri gastroenterologi hanno sacrificato il loro periodo di endoscopia per lavorare nei reparti COVID, futuri ortopedici si sono trovati sale chirurgiche drammaticamente ridotte insieme alla possibilità di apprendere.
Nessuno si sarebbe aspettato che le condizioni di lavoro e la formazione sarebbero rimaste inalterate durante la pandemia, come avvenuto per qualsiasi altro settore. Tuttavia, dobbiamo constatare come molto poco sia stato fatto per prevenire od attenuare le condizioni di lavoro e l’azzeramento della formazione sperimentate durante la prima ondata. È altresì vero, inoltre, che i Medici in Formazione Specialistica non sono, in nessuna occasione, venuti meno ai loro obblighi in quanto medici e continueranno, in futuro, con la stessa passione e lo stesso impegno, a dare il loro contributo in questa emergenza.
In questi giorni è stato approvato dalla Commissione di Bilancio l’emendamento 80 bis, che prevede per i Medici Specializzandi di partecipare alla campagna di profilassi vaccinale sul territorio nazionale, come attività da svolgersi in sostituzione dell’attività formativa specialistica, e che verrebbe riconosciuta in termini di Crediti Formativi Universitari.
Nel testo, inoltre, non viene annoverata la richiesta di una manifestazione di interesse da parte del Medico Specializzando, presupponendo pertanto che questa attività sia da considerarsi obbligatoria e non volontaria.
Ribadiamo la nostra disponibilità, nel convinto rispetto dell’articolo 9 del Codice Deontologico e siamo pronti a metterci a disposizione dell’Autorità competente nel fronteggiare l’emergenza in corso, come già ampiamente dimostrato, e ad offrire la nostra professionalità per la salute della popolazione.
Tuttavia, esprimiamo la nostra contrarietà riguardo al ricorso ai Medici Specializzandi per la campagna vaccinale all’interno del percorso formativo, sottraendo ulteriore tempo all’acquisizione di competenze specialistiche essenziali per il nostro percorso. Esprimiamo, inoltre, forte perplessità riguardo la possibilità di svolgere l’attività extra-rete formativa, dettaglio che dimostra come la richiesta sia dettata da esigenze che vanno ben al di là della formazione. Riteniamo che la somministrazione del vaccino sia da considerarsi a tutti gli effetti quale erogazione di una prestazione sanitaria, che in quanto tale necessita di una adeguata presa di coscienza e responsabilità, necessitando la corretta definizione in termini di tutele e inquadramento professionale dell’operatore che va a compierlo.
A tal proposito, ricordiamo che il fine ultimo del contratto di formazione specialistica, stando al D.lgs 368/99, è quello di acquisire le competenze afferenti al titolo di specialista, e che tale contratto non permette ai Medici Specializzandi di essere in alcun modo sostitutivi del personale medico di ruolo. Per tale motivo l’impiego di un Medico Specializzando nella campagna vaccinale dovrebbe essere sempre in affiancamento ad un Medico Strutturato. Ne risulterebbe inevitabilmente un ulteriore insopportabile vilipendio della categoria dei Medici in Formazione Specialistica, oltre un irresponsabile spreco di risorse non potendo, per definizione, agire in autonomia.
In quanto destinatari della richiesta di intervento riteniamo che il tempo destinato alla nostra formazione debba essere preservato, considerando quanto questa pandemia abbia già pesato sulla nostra crescita professionale, e che il nostro impiego debba prevedere un corretto inquadramento professionale, che offra tutele e riconoscimento dell’atto medico che andremo a compiere.
In particolare, chiediamo:
-che la partecipazione alla campagna vaccinale avvenga su base volontaria attraverso una manifestazione di interesse da parte del Medico Specializzando e che quindi debba essere inquadrato con forme contrattuali ad hoc, al di fuori dell’orario formativo.
-la tutela del nostro percorso formativo e della sua linearità, permettendo l’integrazione, piuttosto che la sostituzione, dell’attività formativa con il lavoro da svolgersi per la profilassi nella campagna vaccinale.
Al fine di poter discutere i punti finora esposti, nell’ottica di un proficuo dialogo tra soggetti coinvolti, chiediamo un confronto urgente con i Ministeri competenti, sicuri dell’interesse di entrambi a definire le modalità migliori sia per completare la campagna vaccinale nei tempi più rapidi possibili, sia nel voler garantire la miglior qualità di cura per la popolazione attraverso la formazione dei suoi operatori.
In attesa di riscontro e cogliamo l’occasione per porgere i migliori auguri per un nuovo anno dedicato al diritto alla salute per tutte e tutti.
Roma, 29/12/2020
ALS – Associazione Liberi Specializzandi
ANAAO Giovani
Chi si cura di te?
COSMEU – Coordinamento Specializzandi in Medicina e Urgenza
CUI – Coordinamento Unità di Intenti
Dipartimento Medico
ER – Ex Rappresentanti
FederSpecializzandi – Associazione Nazionale dei Medici in Formazione Specialistica GMI – Giovani Medici per l’Italia
MUS – Medici Uniti per la Salute
SIGM – Segretario Italiano Giovani Medici