Cari Colleghi,
si è tenuta in data 10 giugno 2013, presso l’Aula B del Complesso Didattico Aule Nuove della Facoltà di Medicina, una partecipata Assemblea, organizzata e voluta dalla sede SIGM di Palermo di concerto con le autorità Accademiche dell’Ateneo, per chiarire lo stato dell’arte relativo ai ritardi nella corresponsione degli emolumenti stipendiali agli specializzandi titolari di contratto aggiuntivo regionale e per affrontare i seguenti punti all’Ordine del Giorno:
1) Richiesta al Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’Università degli Studi di Palermo di anticipazione di due mensilità stipendiali e/o di congelamento/dilazione del versamento delle tasse di iscrizione al successivo anno accademico.
2) Proposta di diffida e messa in mora degli Enti finanziatori dei contratti aggiuntivi regionali.
3) Modalità di protesta e di denuncia dello stato delle cose.
4) Varie ed eventuali.
Sono intervenuti il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo Prof. Roberto Lagalla, l’Amplissimo Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo, Prof. Giacomo De Leo, il Delegato della Facoltà per le Scuole di Specializzazione, Prof.ssa Carla Giordano, il rappresentante in Osservatorio Regionale della formazione medico specialistica della Regione Siciliana, Dott. Claudio Costantino, ed il rappresentante degli specializzandi/dottorandi in Senato Accademico, Dott. Dario Altieri. Erano presenti, altresì, i rappresentanti degli studenti al Senato Accademico, Alessandra Cianciolo, ed in Consiglio di Amministrazione, Sara Pizzillo.
Nel corso dell’Assemblea si è ribadito quanto anticipato dal SIGM ovvero che, sebbene la Regione Sicilia abbia approvato in sede di Legge Finanziaria e di Bilancio Regionale lo stanziamento di fondi per la copertura della spesa corrente ed il ripianamento entro il 2015 del debito (pari a circa 18 milioni di euro circa) contratto con i tre Atenei Siciliani per il mancato tempestivo adeguamento del capitolo di spesa regionale sui contratti di formazione specialistica, ad oggi la mobilizzazione delle suddette somme non si è potuta concretizzare a causa dei ritardi che si stanno registrando nell’accertamento da parte dei “competenti tavoli tecnici di verifica dell’attuazione del Programma Operativo del risultato di gestione del SSR per l’anno 2012 (art. 72 Legge Finanziaria Regionale 2013)”. Il Magnifico Rettore ha anche riportato i contenuti di una sua interlocuzione diretta con la Ragioneria Generale della Regione, a seguito della quale ha appreso che, in atto, la Regione non ha liquidità di cassa.
Purtroppo, contrariamente alle aspettative ed a quanto emerso in sede dell’ultima riunione dell’Osservatorio Regionale della Formazione Medica Specialistica, i predetti tavoli, nei quali è prevista la presenza dei rappresentanti del MEF (Ministero Economia e Finanze), non saranno convocati prima del mese di Luglio 2013, con una previsione della mobilizzazione delle somme e l’impinguamento dei capitoli di spesa in carico all’Assessorato Regionale alla Salute non prima del mese di settembre 2013.
Acclarato il problema della previsione di una mancanza di liquidità nelle casse regionali, si pone come in passato, quindi, il problema dell’anticipazione da parte dell’Ateneo Palermitano delle somme necessarie a garantire il flusso stipendiale ai titolari di contratto aggiuntivo regionale.
Il Rettore, nel corso di un articolato intervento, ha presentato nel dettaglio la situazione contabile dell’Ateneo ed ha sottolineato che, nonostante un bilancio non deficitario, l’attuale liquidità di cassa, in assenza di una concretizzazione dei numerosi crediti vantati dall’Università di Palermo, potrebbe non consentire persino il pagamento degli emolumenti al personale Universitario strutturato per l’intero anno solare, alla luce delle notizie sconfortanti giunte MIUR: infatti, lo Stato non solo ha continuato nel tempo ad operare tagli sul Fondo di Finanziamento Ordinario (il fondo Statale erogato alle Università per garantirne il funzionamento ad integrazione delle tasse versate dagli studenti), ma il MIUR ha annunciato di poter corrispondere alle Università tale fondo soltanto in maniera dilazionata nel tempo. Il Rettore ed il Preside, nel sottolineare il “drammatico” momento in cui versano sia la Nazione che la Regione, hanno tenuto a sottolineare come l’Ateneo di Palermo si sia fatto garante dei diritti dei colleghi titolari di contratto di formazione regionale, in ultimo utilizzando le somme pari ai 2/12 di spesa corrente degli stipendi regionali, ottenute grazie all’opera di sensibilizzazione del SIGM presso l’Assessorato Regionale alla Salute, che le ha reperite nell’avanzo nel bilancio 2012: tale avanzo, al quale l’Università ha dovuto aggiungere circa 200 mila euro, ha permesso di anticipare il pagamento degli stipendi dei mesi di Febbraio e Marzo 2013 per gli specializzandi regionali, la qualcosa, come emerso dal dibattito, non sarebbe stata ad oggi parimenti garantita dalle Università di Catania e Messina.
Nonostante le richiamate criticità, il Magnifico Rettore, a seguito delle pressanti e legittime richieste avanzate dagli specializzandi regionali attraverso i propri rappresentanti, si è impegnato ad investire del problema il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo nel corso della prima seduta utile, in programma il 17 Giugno 2013, avanzando le seguenti ipotesi di proposte alternative, previa acquisizione di formale parere dei competenti uffici finanziari;
a) anticipazione delle somme necessarie a coprire gli stipendi sino al settembre 2013;
b) anticipazione delle somme necessarie a coprire un ulteriore bimestre di stipendi, predisponendo contestualmente la possibilità di dilazione del versamento delle tasse.
È stato contestualmente spiegato che in atto è ancora vigente la Delibera di sospensione dei pagamenti agli specializzandi regionali, promulgata dall’uscente CdA del mese di Settembre 2012, e che pertanto il medesimo organo dovrà essere formalmente chiamato in causa per superarla. Il Rettore ha rimarcato il concetto che riferirà al CdA di aver incontrato gli specializzandi titolari di contratto regionale nel corso di una pubblica assemblea, registrando lo stato di profondo disagio in cui questi versano. Rimarcherà, inoltre, la novità della certezza di una legge di copertura finanziaria a garanzia contabile della spesa corrente e dei debiti pregressi, ma ha parimenti tenuto a precisare che, laddove il CdA dovesse assumersi la decisione di ripristinare temporaneamente il flusso stipendiale rispetto ad una delle due predette ipotesi, in ogni caso l’Ateneo rivaluterà lo stato delle proprie finanze nel mese di settembre 2013, riservandosi di dare continuità al pagamento degli stipendi soltanto a fronte di un reale sblocco dei trasferimenti all’Università delle somme spettanti (o di almeno parte di quelle relative alla spesa corrente) da parte della Ragione.
Ne consegue pertanto che non bisogna in alcun modo abbassare la guardia perché il problema esiste e sussisterà anche per i prossimi mesi.
Congedatisi dalla riunione assembleare sia il Rettore che il Preside, l’Assemblea ha posto in discussione i punti all’OdG ed ha approvato quanto segue:
1) Predisporre attraverso i rappresentanti presenti un’interrogazione da presentare al prossimo CdA di Ateneo a supporto delle ipotesi concordate col Rettore
2) Proclamare uno stato di agitazione (senza interruzione dell’attività lavorativa) e darne notizia ai mass media attraverso un comunicato col quale si procederà alla diffida della Regione in relazione ai ritardi nella liquidazione delle somme
3) Attendere gli esiti della riunione del CdA del 17 Giugno 2013 e, qualora i buoni propositi venissero disattesi, procedere con eventuali azioni di protesta, unitamente alla messa in mora della Regione.
4) Rendere partecipi tutti i colleghi specializzandi, regionali e ministeriali, del grave stato delle cose, per tenersi pronti ad una mobilitazione generale in caso di futuri disservizi.
L’assemblea si aggiornerà per le valutazioni del caso, dopo la riunione del CdA del 17 giugno 2013.
La Sede SIGM di Palermo