Comunichiamo che è appena terminata la riunione convocata a mezzo stampa in data 1 aprile dal MIUR che, da intenzioni espresse nel comunicato, aveva come obiettivo quello di fornire elementi “utili alla revisione di alcuni punti del decreto già firmato dall’ex Ministro Maria Chiara Carrozza” recante il regolamento per il prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione 2013/2014.
Presenti, oltre al delegato S.I.G.M., ai delegati FederSpecializzandi, al Consiglio Nazionale Studenti Universitari (rappresentato dal proprio Presidente e dal rappresentante nazionale per gli specializzandi) ben 8 differenti entità: nello specifico gruppi partecipanti alla manifestazione del 2 aprile 2014 (sotto i nominativi di #Manifestazione2AprileinPiazza, #ProConcorsoNazionale, Coordinamento Odontoiatri Medici Italiani Giovani) espressione di singole realtà locali (#sullasalutenonsischerza), gli estensori della petizione www.medicisenzafuturo.it (Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi e Coordinamento Nazionale Studenti di Medicina per la Ri-FORMAzione) ed anche contrari allo stesso concorso nazionale (Pro Riforma Locale) o posticipatori dello stesso (Concorso Nazionale 2016)
Il Capo di Gabinetto del MIUR, dott. Alessandro Fusacchia, che ha condotto la riunione in presenza del Capo di Dipartimento, del Direttore Generale e del Vice Capo di Gabinetto, ha espresso la ferma ed inequivocabile volontà del MIUR, come anticipato dal Ministro Giannini in sede di audizione al Senato (leggi qui), di posticipare le procedure concorsuali al mese di Ottobre 2014 per “l’esigenza di semplificare le modalità di partecipazione per i futuri specializzandi”, adducendo motivazioni di scelta politica e di carattere tecnico (queste ultime non meglio precisate anche a fronte di domande specifiche).
Infatti, a specifica domanda rivolta dal delegato SIGM, in accordo con il collega di FederSpecializzandi, su quali fossero le pregiudiziali tecniche e se il parere della Corte dei Conti, pervenuto al MIUR due giorni prima, avesse in qualche modo aggiunto delle nuove criticità non considerate in precedenza, i referenti del MIUR hanno risposto che nessun parere nel merito e nella sostanza era tale da pregiudicare l’immediata applicazione del DM in questione.
Allo stesso modo, in questa sede, si è avuta certezza che la decisione di posticipare il concorso 2013/2014 non ha vincoli né legami con la necessità di reperire maggiori fondi utili a stanziare un numero maggiore di contratti di formazione, iniziativa sulla quale il Governo è già al lavoro (come per altro anticipato dal Ministro Lorenzin alla delegazione del Comitato Promotore della petizione #medicisenzafuturo in data 31 marzo)
In attesa di poter fornire un resoconto dettagliato, l‘Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) tiene a precisare che, come preannunciato nel documento comune concordato con la FederSpecializzandi (leggi qui), è stata chiaramente ribadita da parte delle Associazioni di categoria la ferma necessità di procedere quanto prima con l’applicazione del Regolamento già nelle disponibilità del MIUR, essendo stato acquisito il parere positivo del Consiglio di Stato, ed in assenza di rilevanti osservazioni di merito da parte della Corte dei Conti.
Infatti, si è cercato di prospettare il punto di vista sia di chi è in attesa ed aspira ad accedere quanto prima alle Scuole di Specializzazione (perché laureando o laureato) e PRETENDE di avere elementi certi per orientarsi (per definire la costruzione del proprio CV o per orientare il proprio studio), sia, non secondariamente, di chi è in attività e, con un concorso posticipato ad ottobre ed una presa di servizio posticipata dopo almeno 45 giorni, rischia di dover sopperire alle mancanze di organico (vista la specializzazione a giugno dell’attuale V anno di corso e la mancanza, di fatto, del primo anno per tutto l’a.a. 2013/2014) fino a gennaio/febbraio 2015.
Allo stesso modo, sottolineiamo come né il SIGM, né Federspecializzandi, né i delegati CNSU, del Comitato Aspiranti Specializzandi e del Coordinamento Nazionale Studenti per la Ri-FORMAzione abbiano proposto modifiche di alcun tipo al testo in questione, limitandosi a richiedere la ferma attuazione del DM già predisposto “sic et simpliciter” (con tanto di richiesta da parte del SIGM di dimettere il tutto a verbale), rimandando semmai al successivo anno accademico eventuali correttivi.
Altro non si può dire di altre “delegazioni” presenti a questo tavolo allargato, che hanno fornito “letture migliorative”, nei fatti aprendo le maglie di un clima di incertezza. Infatti, nell’avanzare in risposta alla richiesta del Capo di Gabinetto singole proposte di modifiche su singoli punti del curriculum vitae, ovvero nel proporre di aggiungere in seno al bando specifiche tecniche sulle modalità di svolgimento e di organizzazione delle prove, hanno nei fatti avallato il principio che anche alte parti del Regolamento potrebbero essere rivisitate, per quanto non in maniera significativa.
Nè, nonostante le richieste di avere una scadenza certa da parte del MIUR per conoscere in via definitiva la natura delle modifiche che potrebbero essere apportate al regolamento, è stata fornita risposta alcuna.
Il Capo di Gabinetto ha concluso l’incontro, chiedendo a tutti i presenti di rassicurare i colleghi studenti ed aspiranti specializzandi in merito al Suo personale impegno e parola a realizzare il concorso con graduatoria nazionale entro la citata scadenza del mese di ottobre senza. Se da un lato non possiamo non apprezzare la volontà di miglioramento lavorando sull’aumento della parte relativa ai quiz specialistici per le 53 scuole previste nell’ordinamento, sfida ambiziosa che richiederà di certo l’utilizzo di tutto il tempo disponibile fino alle ultime settimane del corrente anno accademico, non si può non rilevare, dalla discussione emersa e dalla mancanza di indicazioni chiare sul percorso da intraprendere nelle prossime settimane, che si è riaperta una fase di incertezza per migliaia di giovani medici aspiranti specializzandi di sicuro evitabile.
In ragioni delle poco convincenti rassicurazioni fornite, che presentano dei tratti di labilità, annunciamo che resta ferma la posizione del SIGM.
La nostra Associazione, di concerto alla FederSpecializzandi, emanerà a breve un comunicato stampa congiunto per lamentare lo stato di precarietà in cui versano migliaia di colleghi laureandi ed aspiranti specializzandi.
Il Consiglio Esecutivo SIGM