Care Colleghe e cari Colleghi,
a margine del Flashmob pomeridiano, tenutosi di fronte la Sede del MIUR di Trastevere a Roma, una delegazione del SIGM, del Comitato Aspiranti Specializzandi e del CISAS è stata ricevuta dai vertici del MIUR. Presenti il Capo di Gabinetto (Dott. Fusacchia) ed il Vice Capo di Gabinetto (Dott.ssa Gargano) del Ministro, nonchè il Capo Dipartimento Università (Prof. Mancini).
Riportiamo di seguito un resoconto sintetico del lungo confronto intercorso:
1) Iter di applicazione del concorso nazionale: La delegazione ha chiesto aggiornamento sullo stato dell’arte ed ha chiesto garanzie su una sollecita ripresa dell’iter, confermando e scadenze e gli impegni presi in occasione dell’incontro del 3 aprile. Ha rappresentato il profondo disagio in cui versano migliaia di aspiranti specializzandi per lo stato di incertezza ed ha richiesto al MIUR di garantire la fruizione del programma di studio nel più breve tempo possibile.
Il MIUR ha spiegato alla delegazione di avere acquisito da pochi giorni il parere del Consiglio di Stato (CdS). Sono state presentate dal CdS solo poche osservazioni di non significativa rilevanza alle quali il MIUR risponderà. A questo punto il MIUR invierà il testo del DM sul nuovo Regolamento concernente le modalità di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, unitamente alle osservazioni del Consiglio di Stato ed alle relative risposte, per chiedere il via libera all’emanazione del DM. Successivamente il Regolamento sarà mandato contestualmente alla Corte dei Conti ed alla Gazzetta Ufficiale. La variabile di maggior impatto dal punto di vista temporale è rappresentata dai tempi che impiegherà la Corte dei Conti a dare il via libera (sino a 30 giorni) e pertanto nella peggiore delle ipotesi le procedure concorsuali saranno indette per la fine di luglio. Sarà quindi rispettata la scadenza di ottobre per la somministrazione delle prove del concorso nazionale di specializzazione.
Con riferimento alle interpretazioni allarmistiche del testo di una circolare del Capo Dipartimento, il MIUR ha chiarito che il termine “nelle more” non è ostativo ma è anzi stato utilizzato al fine di portare avanti il lavoro in attesa del recepimento dei pareri di rito mancanti (Consiglio di Stato e Corte dei Conti) e quindi per accelerare i tempi. Nel particolare, grazie a questo espediente amministrativo, è stato possibile procedere alla pubblicazione dell’avviso preliminare all’incarico di definizione dei test ad un’entità terza. Il MIUR, pertanto, ha chiesto alla delegazione di rassicurare i portatori di interesse sull’attuazione del concorso ad Ottobre nonché sulla tipologia di concorso (a graduatoria nazionale), come del resto non poteva essere altrimenti in ragione di una legge dello Stato (Legge Carrozza) pienamente in vigore. La delegazione, per quanto di propria competenza, invita chiunque voglia farsi interprete delle istanze dei colleghi a confutare sempre ogni dubbio alla fonte prima di diffondere notizie che si prestano ad interpretazione, a maggior ragione se si tratta di atti interni al Ministero che in alcun modo possono superare il valore della norma che ha istituito il concorso a graduatoria nazionale a partire dal corrente anno accademico 2013/2014. Creare allarme e disagio nei colleghi aspiranti specializzandi, già gravati dello stress ascrivibile al costante stato di precarietà a cui sono sottoposti da mesi, può travalicare i confini della irresponsabilità e si spera che ciò non sia il frutto di un eccesso di protagonismo, ascrivibile essenzialmente a questioni di propaganda.
– La delegazione ha proposto di inserire l’obbligo del possesso del certificato di lingua italiana (cat. C1 o b2) per i medici stranieri che vogliano provare il prossimo concorso nazionale.
Per quanto concerne eventuali ipotesi di limitazioni postume (per chi è ad esempio già specialista), in aggiunta rispetto a quanto previsto dal nuovo Regolamento concernente le modalità di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria, il MIUR non ritiene che si possano adottare integrazioni a quanto già incluso nel nuovo Regolamento: il successivo DM relativo all’indizione delle prove concorsuali, infatti, non può in alcun modo superare il primo DM sul Regolamento, che disciplina specificatamente modalità e criteri di valutazione ai fini dell’ammissione alle scuole di specializzazione.
La delegazione ha inoltre rinnovata al MIUR la richiesta di coordinamento serrato col Ministero della Salute ai fini dell’attribuzione dei contratti di specializzazione e delle borse di formazione specifica di medicina generale a seguito della stesura delle graduatorie di merito.
2) Reperimento risorse per il finanziamento di contratti di formazione: i vertici del MIUR hanno confermato di essere impegnati nel reperimento di risorse aggiuntive a gravare in parte su economie interne al Dicastero, in parte su altri capitoli di spesa gestiti dal MEF (Ministero Economia e Finanza). L’orizzonte temporale per recuperare le risorse è fissato alla fine di luglio, termine ultimo che si è dato il MIUR, entro cui emanare il decreto ministeriale per l’avvio delle procedure concorsuali. Non sono state nascoste le difficoltà relative al momento contingente, ma al MIUR contano di risolvere l’emergenza per poi dedicarsi alla risoluzione delle criticità in maniera strutturale. Il MIUR ha espresso apprezzamento nei confronti dell’iniziativa della Mobilitazione Nazionale odierna in quanto di aiuto per mantenere alta l’attenzione sul problema. I vertici del MIUR sono altresì al corrente delle iniziative emendamentali in atto avanzate in Senato in seno al DL Irpef su input dell’Associazione Italiana Giovani Medici ed auspicano comunque che vadano a buon fine.
È stato anche chiesto se vi siano atti ostativi laddove le Regioni intendessero stanziare dei finanziamenti aggiuntivi alla luce della recente sentenza 126/2014 della Corte Costituzionale che lasciava adito a dubbi in merito alla potestà delle Regioni a rivendicare clausole contrattuali che vincolassero gli stanziamenti alla residenza territoriale. Il MIUR ha chiarito che l’impianto della graduatoria nazionale non è e non sarà in discussione e che un confronto sarà aperto con quelle Regioni che non avanzeranno richieste che metteranno in discussione tale acquisizione: la norma nazionale sulla graduatoria nazionale è quindi prevalente.
La delegazione ha chiesto di valutare di avviare una concertazione tra livello centrale e regionale per l’utilizzo dei fondi europei, ma se ne parlerà per il futuro.
3) Decreto di razionalizzazione dell’offerta formativa scuole di specializzazione: il MIUR a breve riprenderà i lavori e l’applicazione di tale DM avrà effetto a partire dall’anno accademico 2014/2015 (anno accademico successivo al corrente).
In tal contesto la delegazione ha inteso richiamare l’attenzione del MIUR in merito all’importanza di riconfigurare ed evolvere l’attuale corso di formazione specifica di medicina generale in un corso di formazione specialistica a gestione integrata con le strutture del territorio. Oltre che ad implementare la dotazione di medici generalisti, la delegazione ha ricordato come l’offerta formativa delle scuole di specializzazione in Italia sia ipertrofica (53 tipologie di scuole a fronte, ad esempio, di una trentina della Francia).
4) Ipotesi di modifica delle modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina: Non è stato avviato un confronto, ma la delegazione ha ribadito la propria posizione: l’attuale modalità di accesso a test, per quanto perfettibile, va blindata dai ricorsi che negli ultimi anni stanno minando il contingente di accessi stabiliti annualmente. Solo se tale via non sarà percorribile, allora sarà necessario lavorare per cercare delle soluzioni alternative, che però dovranno far salvi i criteri di programmazione (numero programmato), qualità della formazione, merito e trasparenza. In caso si palesasse la seconda ipotesi, la delegazione ha comunque chiesto al MIUR di non arrivare a soluzioni affrettate anche perché l’ipotesi di lavoro annunciata dal MIUR (sistema alla francese), per quanto di interesse (il sistema francese in atto garantisce a tutti i neolaureati l’accesso al post lauream) rappresenta per la delegazione fonte di preoccupazione in merito ad applicabilità e praticabilità nel nostro sistema universitario. Inoltre, la delegazione ha posto l’accento sulla necessità di provvedere ad un orientamento vocazionale già nel corso della scuola secondaria. I vertici del MIUR si sono limitati ad affermare che qualsiasi processo di eventuale revisione sarà partecipativo.
5) Specializzandi non medici: seguirà a breve il resoconto del CISAS. Anticipiamo che a seguito della richiesta della delegazione, dovrebbero essere presto sbloccati i bandi relativi alle selezioni per l’accesso alle scuole di specializzazione per i non medici.
Altri temi:
– Il MIUR ha richiamato l’importanza di adottare un approccio di sistema al tema della programmazione dei fabbisogni di professionalità mediche specialistiche e non. La delegazione a tal proposito ha offerto la propria disponibilità a fornire un contributo di idee al fine di dotare il sistema di strumenti di programmazione.
– Osservatorio Nazionale della Formazione Medica Specialistica: la delegazione ha richiamato l’importanza di tale organismo tecnico ancora sotto utilizzato rispetto alle proprie potenzialità in quanto non adeguatamente sostenuto. La delegazione ha reiterato una vecchia richiesta dei Giovani Medici (SIGM), ovvero quella di rendere pubblici alcuni indicatori che possano orientare gli aspiranti specializzandi in un sistema di selezione a graduatoria nazionale.
N.B.: attendiamo riscontro dal MIUR su altri quesiti e questo resoconto potrebbe essere oggetto di aggiornamenti ulteriori.