Care Colleghe, cari Colleghi,
apprendiamo dell’inserimento all’interno dell’impianto normativo del “Patto per la Salute”, strumento di politica sanitaria che sarà chiuso a giorni per definire con modalità pattizia le principali decisioni riguardanti la sanità italiana, di un articolo che andrebbe a definire l’INSERIMENTO DEI MEDICI SPECIALIZZANDI NELLE ATTIVITÀ ORDINARIE DELLE VARIE UNITÀ OPERATIVE DELLE AZIENDE SANITARIE DEI SERVIZI SANITARI REGIONALI DURANTE L’ULTIMO BIENNIO DEL PROPRIO PERCORSO FORMATIVO. Tale articolo sembrerebbe demandare ad un successivo accordo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le PA di Trento e Bolzano la definizione delle modalità attuative relative all’inserimento degli specializzandi nelle attività ordinarie delle unità operative di assegnazione.
Il SIGM, da sempre contrario ad un’ipotesi di utilizzo dei medici specializzandi quali “tappabuchi” delle mancanze di organico sia delle Università sia del SSN, esprime stupore ed allarme nell’apprendere di tale prossima decisione che, di fatto, sembrerebbe trattare il tema della formazione al ribasso subordinandola ad esigenze che nulla hanno a che fare con lo sviluppo professionale dei medici specialisti del prossimo futuro e con le legittime esigenze di ingresso nel SSN dei giovani specialisti (che in tal modo, tra blocco del turn-over ed ampio ricambio di personale in formazione, garantito dall’inserimento degli specializzandi nelle attività ordinarie delle aziende sanitarie ad oggi sotto organico, vedrebbero ridurre drasticamente le proprie possibilità di accesso nella sanità pubblica ed aumentare la probabilità di dover sottostare ad un precariato a vita!)
Al termine del nostro Workshop Nazionale, alla presenza del Ministro Lorenzin, avevamo ribadito la necessità di creare una nuova Costituente sulla formazione in medicina per trattare in modo puntuale le molteplici sfide a cui è chiamata la formazione di area medica. Difatti, secondo il SIGM, solo una piena assunzione di responsabilità di MIUR, Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni nel ridisegnare ed allargare i perimetri delle reti formative del pre/post laurem, valutando in modo trasparente le possibilità formative delle strutture di Università ed SSN (nella duplice accezione di Territorio ed Ospedale), scegliendo il meglio attraverso l’utilizzo di indicatori di performance e volume, può portare ad un miglioramento della qualità della formazione.
Qualsiasi intervento attuato in una cornice differente avrebbe risultati incerti e dannosi per la qualità della formazione e l’attività di migliaia di medici specializzandi e futuri specialisti pertanto, nel confermare che il SIGM vigilerà con attenzione su questa situazione, diffidiamo i colleghi a contribuire a raccolte firma od iniziative similari che, approfittando di questo momento di confusione e di incertezza, possano essere poi utilizzate per sostenere la volontà espressa da alcune organizzazioni sindacali e dalle Regioni di garantire la presenza di specializzandi “tappabuchi” in strutture sanitarie assolutamente inadeguate per svolgere un ruolo di formazione e progressione dell’acquisizione di competenze assistenziali.
Sempre in giornata odierna apprendiamo della PUBBLICAZIONE in G.U. del testo del DL sulla Pubblica Amministrazione che, come anticipato, conterrà specifici riferimenti alla formazione medica, in particolare:
1) aumento stanziamenti per riportare a 5.000 i contratti di specializzazione disponibili dal corrente anno accademico. Ciò sarà possibile attraverso un incremento del capitolo di spesa di 6 milioni per il 2014, di 40 milioni per il 2015 e di 1,8 milioni per il 2016.
2) definizione di contributo di partecipazione per iscrizione a prossimo concorso su base nazionale inferiore a 100€ che contribuirà alla copertura degli oneri concorsuali per l’accesso alle scuole di specializzazione.
3) CONFERMA DEL RIORDINO DELLA DURATA DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA MEDICA, attraverso apposito DM MIUR, in modo da risparmiare ulteriori fondi da poter reinvestire nella formazione post lauream di area sanitaria. Tale riduzione, che doveva entrare in vigore con apposito DM MIUR nel corrente anno accademico entro marzo 2014, avverrà non prima di 12 mesi a partire dal concorso di specializzazione 2014/2015.
NOTA BENE Di conseguenza si ridurrebbe la durata secondo le nuove tabelle, che devono ancora essere predisposte, a partire dal prossimo anno accademico (non dal prossimo concorso che è 2013/14!) e la riduzione sarebbe retroattiva anche per chi in quell’anno sarà iscritto al secondo e terzo anno, ovvero l’attuale PRIMO ANNO e l’anno che entrerà nel corrente anno accademico col prossimo concorso di accesso).
La 368/99 e successive integrazioni, comprese quelle della Legge Carrozza, si modifica come segue:
2-bis. Al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’articolo 20 sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:
«3-bis. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, da emanare entro il 31 marzo 2014, la durata dei corsi di formazione specialistica viene ridotta rispetto a quanto previsto nel decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca 1° agosto 2005, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 258 del 5 novembre 2005, con l’osservanza dei limiti minimi previsti dalla normativa europea in materia, riorganizzando altresì le classi e le tipologie di corsi di specializzazione medica. Eventuali risparmi derivanti dall’applicazione del presente comma sono destinati all’incremento dei contratti di formazione specialistica medica.
3-ter. La durata dei corsi di formazione specialistica, come ridotta dal decreto di cui al comma 3-bis, si applica a decorrere dall’anno accademico 2014-2015. Per gli specializzandi che nel medesimo anno sono iscritti al secondo o al terzo anno di corso, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca provvede, con proprio decreto, ad adeguare l’ordinamento didattico alla durata così definita. Per gli specializzandi che nel medesimo anno accademico sono iscritti al quarto o successivo anno di corso, resta valido l’ordinamento previgente»;
Su questo punto il SIGM continuerà a monitorare la situazione chiedendo, a garanzia dei colleghi attualmente in corso, l’applicazione su base opzionale per i colleghi interessati dalla retroattività in modo da favorire un processo doveroso di razionalizzazione del percorso e al contempo garantire il diritto di chi è attualmente è in corso e non dovrebbe subire un cambio delle regole in corsa.
Vi terremo aggiornati circa gli sviluppi legati al forzato inserimento delle tematiche della formazione all’interno del Patto per la Salute.
Il Consiglio Esecutivo SIGM