Care Colleghe e Colleghi,
l’Associazione Italiana dei Giovani Medici (SIGM), è stata oggi in audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, su convocazione delle forze politiche per esprimere la propria posizione in merito a Programmazione, Accesso e Formazione post-laurea. VEDI IL VIDEO DELL’INTERVENTO –> CLICCA QUI
In sede di audizione i Giovani Medici SIGM hanno illustrato le proposte operative (allegato) in merito ai tre i momenti critici su cui si compone la formazione dei Giovani Medici: l’accesso al corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, la laurea e l’accesso alla formazione post-lauream, l’inizio dell’attività lavorativa.
Una programmazione della reale domanda di professionisti della salute svincolata da stime obsolete appare ancora un miraggio perché i fabbisogni stimati non tengono conto dell’evoluzione sociale e demografica della popolazione e si limitano a pure equazioni numeriche per cui è necessario un numero di medici pari a quanti cessano l’attività lavorativa. L’inizio dell’attività lavorativa e il fabbisogno di salute della nostra popolazione devono guidare la programmazione numerica degli accessi alle Scuole di Medicina e Chirurgia. Per quanto concerne invece la selezione dei candidati, sottolineamo l’imprescindibilità del numero programmato: la scelta di posticipare la selezione al secondo anno per l’area medica è puramente politica e dovrà sempre rispettare i principi di imparzialità, trasparenza, sostenibilità e qualità della formazione e della didattica. Per ciò che concerne la laurea abilitante, ancora numerose sono le incognite circa la attuazione e le disposizioni del DM n.58 del 09/05/2018 del MIUR. Sarebbe auspicabile che, in fase di intervento legislativo, la laurea in Medicina e Chirurgia divenisse automaticamente abilitante e che vengano messe in essere soluzioni tampone per le prossime edizioni dell’abilitazione (dalla pubblicazione di un pool di domande note al posticipo di un anno il nuovo metodo di abilitazione).
In ultimo, la drammatica situazione dell’accesso al post-laurea, in cui da anni non viene ad essere pareggiato il fabbisogno espresso dalla Conferenza Stato Regioni sui medici specialisti e generici, rendendo sempre più stretto l’imbuto formativo. E’ necessario non solo finanziare un numero di contratti adeguato alle necessità del Paese, ma anche prevenire i fenomeni di abbandono di contratti. In primis, la creazione di una graduatoria unica nazionale per scuole di specializzazione e medicina generale: secondo le nostre stime, il posticipo del concorso di Medicina Generale a Dicembre 2018 avrà conseguenze sanguinose, con un numero di contratti persi che oscillerà tra 800 e 1000 unità; in secundis, prevenire il fenomeno del “salto” da un contratto di specializzazione all’altro, inserendo opportuni correttivi. Ma non solo: va migliorata la struttura del concorso nazionale, consentendo ai candidati di inserire tutte le sedi di tutte le scuole desiderate, superando il meccanismo degli scaglioni, e garantire lo svolgimento delle prove in un’unica sede nazionale per omogeneizzare i controlli e lo svolgimento della prova, oltre alla regolamentazione dell’accesso ai posti riservati SSN. Non è più procrastinabile, inoltre, un potenziamento delle attività dell’Osservatorio Nazionale con uffici dedicati, cruciale per rendere sempre piu’ un diritto cio’ che per anni e’ sembrato un privilegio: un training specialistico adeguato ai requisiti e agli standard europei. L’attuazione del decreto DM 402/2017 con l’implementazione del monitoraggio dei percorsi formativi si inserisce nella scia delle battaglie che da anni la nostra Associazione cerca di perseguire e su cui non abbiamo intenzione di cedere il passo. E’ fondamentale affiancarlo ad Osservatori Regionali attivi e fattivi, ed è fondamentale tutelare il diritto degli specializzandi ad essere formati adeguatamente, e non ad essere usati, come ogni anno qualcuno cerca di fare, come tappabuchi nelle corsie ospedaliere.
Nodi che sembrano ancora troppo stretti da sciogliere e a cui la nostra Associazione sta cercando di sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica : uno sguardo sul passato con occhio vigile sul futuro, questo in Commissione Cultura i nostri rappresentati hanno voluto segnalare, ricordando che nel futuro delle nuove generazioni di medici risiede il futuro dell’intera comunità cittadina.
Le risposte dei Deputati che ci hanno accolto in Commissione Cultura, che ringraziamo per l’opportunità di essere ricevuti, segnano l’inizio di una interlocuzione, speriamo proficua. Il messaggio che l’accesso programmato al Corso di Laurea va difeso e che vanno preservati il merito, la trasparenza e l’oggettività sembra essere stato ben compreso al pari della necessità di rendere automaticamente abilitante il corso di Medicina e Chirurgia al momento della Laurea; e sembra anche che ci sia la volontà di riformare la formazione medica in un’ottica programmatica e progettuale, con un numero di accessi al post-laurea congruo alle necessità del Paese.
Rimaniamo in attesa di visionare i provvedimenti legislativi adottati per poter continuare a dare il nostro Contributo!