Contratti regionali: aggiornamenti 18 aprile

Attendiamo di vedere se la proposta di Finanziaria Regionale che esiterà la Commissione Bilancio conterrà il predetto emendamento governativo senza stravolgimenti. Dopo di che, si dovrà attendere verosimilmente sino a tutta la notte del 30 aprile per avere un responso definitivo.
Per inciso, teniamo a ricordare che la differenza tra il Bilancio Regionale e la Legge Finanziaria Regionale è sostanziale (nel Bilancio il Capitolo esiste, nella Finanziaria invece deve essere creato una sorta di nuovo ed ulteriore Capitolo, con tutte le difficoltà del caso). Una proposta di integrazione del capitolo di spesa quale quella dei 3 milioni di euro inserita attraverso l’emendamento della Commissione Sanità è molto più difficile da stravolgere rispetto ad un’eventuale percorso intrapreso attraverso la proposta di Legge Finanziaria, più facilmente oggetto di rimaneggiamenti in sede di aula Parlamentare.
Gli scenari possibili potrebbe essere tre:
1) passa il Bilancio con l’integrazione di 3 milioni e si consolida per l’anno 2011 il capitolo di spesa esistente (in tal caso è verosimile che i rettori si riservino di non mettere a concorso il numero di contratti regionali pari a quello dello scorso anno sottratto del taglio lineare del 12%, alias circa 188-20/30 posti possibile oggetto di ulteriore decurtazione; ricordiamo infatti che la decisione ultima sul numero dei posti eventualmente finanziati da mettere a concorso è delle singole Università).
2) l’emendamento governativo passa indenne sia l’esame della Commissione sia l’approvazione della Finanziaria in aula (in tal caso sarebbero garantiti 188-20/30 contratti aggiuntivi regionali da attribuire alle tre Università, le quali non avrebbero difficoltà alcuna a procedere alla pubblicazione dei bandi integrativi per mettere a concorso l’ammontare predetto di contratti)
3) dall’aula esce, in sede di approvazione della Finanziaria, una sorta di mediazione tra il punto 1 ed il punto 2 (a quel punto, scusate il gioco di parole, servirà capire se la mediazione sarà fatta al ribasso -ad esempio 2-3 milioni di euro annui per tre anni – o al rialzo – ad esempio 4-5 milioni di euro annui per tre anni-; nel primo caso è lecito attendersi il permanere di uno stato di insoddisfazione da parte delle Università, nel secondo caso, invece, le Università potrebbero ritenersi parzialmente soddisfatte e quindi non sarebbe peregrina la messa a concorso dei circa 188-20/30 contratti aggiuntivi regionali, al pari di quanto prefigurato al punto 2).
In tutto ciò, ricordiamoci sempre che la strada dell’approvazione di Bilancio e Finanziaria è un percorso pieno di ostacoli ed aperto a qualunque previsione, sino all’ultimo momento della formale approvazione. Pertanto, preghiamo ciascuno dei colleghi aspiranti specializzandi di effettuare un’opera di sensibilizzazione anche su singoli deputati regionali di loro conoscenza diretta.
 
Il Comitato aspiranti specializzandi Catania, Messina, Palermo
Le sedi SIGM Catania, Messina, Palermo

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