Apprendiamo dal testo dell’ordine del giorno G10.101, a prima firma Doria, e dalla proposta di modifica n. 4.0.2 al DDL n. 2169, a firma Binetti, della diffusa volontà politica di ripristinare, “pur nella permanenza di un meccanismo di selezione centralizzato con test su base nazionale” la possibilità di scegliere, al momento della domanda di iscrizione al concorso, una delle tre aree disciplinari (clinica, chirurgica, dei servizi) e la sede di frequenza del corso di specializzazione, in un limite massimo di tre sedi, come si evince dall’emendamento.
Entrambi i provvedimenti rappresentano per l’accesso alle scuole di specializzazione un passo indietro fortemente penalizzante per i candidati e poco funzionale nell’ottica di garantire scelte consapevoli e di evitare la perdita di contratti di formazione Specialistica. Limitare la scelta per sedi e macroaree disciplinari, anzi, comporterebbe inevitabilmente tale perdita, come già visto peraltro in passato.
Pertanto, nella lettera inviata alla Ministra Messa, insieme a FederSpecializzandi, abbiamo chiesto che:
- sia mantenuta la possibilità per i partecipanti di scegliere tra le diverse aree disciplinari, senza che vi sia vincolo di alcun tipo;
- venga fatta una seria analisi della problematica dell’abbandono dei contratti di formazione o della mancata scelta di alcuni specifici indirizzi che tenga conto del potere formativo offerto dalle Scuole di Specializzazione, lavorando in maniera responsabile e costruttiva per rendere maggiormente attrattivi i Sistemi Sanitari Regionali e per migliorare ed innalzare gli standard formativi delle Scuole di Specializzazione, piuttosto che trovando soluzioni che vanno soltanto ad aggravare il quadro attuale.
Leggi la lettera di SIGM e FederSpecializzandi!