Apprendiamo in data odierna che alcuni degli emendamenti al "DL Carrozza" in materia di Istruzione, Università e Ricerca sono stati ritenuti inammissibili. Tra questi anche l'emendamento a firma Crimì ed altri,...
I Giovani Medici (SIGM) apprendono della presentazione alla Camera dei Deputati di un interessante emendamento all’Art. 21 del DL104/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca», a firma Crimì ed altri, che intenderebbe modificare già a partire dall’anno accademico 2013/2014 la durata legale di una parteconsistente delle tipologie di corsi di specializzazione. Tali modifiche(che verrebbero calate all’interno del D.Lgs 368/1999 in uno specificoAllegato D) andrebbero nel senso di quanto richiestodall’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) nel testo della "petizione a sostegno della richiesta di urgente implementazione dei capitoli di spesa relativi ai contratti ed alle borse di studio di formazione di area sanitaria a finanziamento ministeriale e di formazione specifica in medicina generale"; in pratica, si ritornerebbe alla situazione ante DM 1 agosto 2005, che aveva innalzato la durata di tutti i corsi di specializzazione a 5 anni, ovvero al più funzionale quadro regolamentato dal precedente DM 11 maggio 1995. La riduzione della durata includerebbe anche i corsi già avviati (anche se su tale aspetto ci si riserva di valutare l’estensibilità pratica agli attuali ultimi anni di corso in relazione agli obiettivi formativi ed all’obbligo del conseguimento dei 60 CFU annui) ed eventuali risparmi conseguenti verrebbero vincolati all’implementazione del capitolo di spesa dei contratti di formazione specialistica, che, come è noto, versa in uno stato di profonda sofferenza. Il medesimo emendamento, inoltre, metterebbe il MIUR nelle condizioni di razionalizzare l’attuale offerta formativa di tipologie di scuole di specializzazione sempre a partire dall'anno accademico 2013-2014.
A sorpresa al Consiglio dei Ministri arriva una versione rivisitata dell'ex "ddl Fazio" che ripropone l’articolo recante “Disposizioni in materia di formazione medico specialistica” che prevederebbe il passaggio dei medici specializzandi dell’ultimo biennio nella attività delle strutture ospedaliere del SSN; il SIGM si stupisce che il nuovo testo non abbia recepito le modifiche migliorative concordate in passato e chiede che l’attività dei medici specializzandi rimanga integrativa e mai sostitutiva di quella degli strutturati, purché nel quadro di una più ampia riforma del sistema formativo pre post lauream: No allo sfruttamento degli specializzandi, Si ad una loro valorizzazione!
Care Colleghe e cari Colleghi,
il Ministero della Salute ha inteso presentare il nuovo testo del ddl su "Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, nonché norme per corretti stili di vita", conosciuto come “ddl Fazio”, al Consiglio dei Ministri tenutosi in data odierna. Il Ministro Lorenzin ha portato per un parere preliminare il vecchio testo finalizzato all'utilizzo degli specializzandi nel SSN, redatto a firma dell’ex Ministro Fazio, e poi corretto a seguito di un confronto costruttivo con l'allora Ministro della Salute. Desta sorpresa, invece, la riproposizione del testo non concertato, bensì della equivoca formulazione originaria dell’articolo recante “Disposizioni in materia di formazione medico specialistica” (art. 7) che nello specifico introdurrebbe la possibilità (nella precedente versione del testo esplicitata come volontaria ed ora solo genericamente menzionata) per gli specializzandi senior, iscritti all’ultimo biennio del corso di specializzazione, di essere inseriti nelle attività delle ASL ed AO del Servizio Sanitario Nazionale costituenti la rete formativa senza riconoscimento alcuno. Verrebbe anzi introdotta la graduale assunzione, fino alla completa autonomia nell’ultimo anno del corso, delle responsabilità assistenziali. Se ciò non bastasse, non viene chiarito come l'impiego del medico in formazione non sia in alcun modo sostitutivo del personale di ruolo, incorrendo nel serio rischio che le Regioni utilizzino gli specializzandi per "tappare i buchi" e non procedano quindi ad espletare nuovi concorsi per dirigenti medici.
Nel ricordare che la rete formativa delle scuole di specializzazione è stata prevista già nel 1999 nell’articolo 35 del decreto legislativo n.368 e, pertanto, il comma 1 dell’articolo 12 di questo nuovo testo predisposta dal Ministero della Salute non fa altro che sottolineare quanto scarsa risulti l’applicazione reale delle normative vigenti, l’Associazione dei Giovani Medici (SIGM) è rammaricata nel vedere come tali iniziative vengano prese dal Ministero della Salute senza il coinvolgimento dei diretti interessanti e, probabilmente, rispondendo a rivendicazioni mal posteda parte di chi strumentalizza la condizione dei giovani camici bianchiitaliani (clicca qui), più per ottenere forme di compensazione al mancato adeguamento contrattuale che per migliorare realmente la formazione delle giovani generazioni,mettendone nei fatti a rischio il futuro formativo ed occupazionale.
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Care Colleghe e cari Colleghi, come preannunciato nei giorni scorsi il MIUR, recependo la richiesta dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) inviata in data 20 maggio u.s. (LEGGI QUI), ha emanato la...
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ABRUZZO: 60 borse
BASILICATA: 22 borse
CALABRIA: 76...
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In data odierna il SIGM ha partecipato all’audizione svoltasi in Senato in merito agli emendamenti al disegno di legge n. 452 (D.L. 29.12.2022 n.198), ovvero il Milleproroghe.
Formazione specialistica, proroga...