Ha registrato largo consenso nella componente giovane della Professione medica l’emendamento al Decreto Legge (DL) di Stabilità, i cui contenuti sono stati suggeriti dall’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), che mirava ad istituire la Scuola di Specializzazione di Medicina Generale. Nel particolare, l’emendamento intendeva superare l’attuale incardinamento del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale nelle ASL dei vari Servizi Sanitari Regionali per ricontestualizzarlo nell’ambito di una rete formativa integrata che abbia come capofila l’Università, ma al contempo una forte impronta nel territorio, oltre che appoggiarsi alle corsie degli ospedali, in linea con il riassetto ordinamentale del corso di formazione definito, dopo anni di contrattazione tra i rappresentanti del mondo accademico e della professione, dall’Osservatorio Nazionale della formazione specifica di medicina generale e recentemente sottoposto al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. La riconfigurazione del corso triennale di medicina generale nell’ambito della formazione specialistica universitaria permetterebbe non solo di elevare gli standard formativi del corso e di creare un percorso formativo omogeneo sul territorio nazionale (caratterizzato da un core curriculum comune), ma permetterebbe inoltre di parificare i giovani formandi di Medicina Generale ai colleghi iscritti alle Scuole di Specializzazione Universitarie, rendendoli parimenti titolari di un contratto di formazione specialistica, unitamente ai diritti ad esso connessi. La formale istituzione ed attivazione della Scuola di Specializzazione di Medicina Generale potrebbe essere contemplata nell’ambito del Decreto Ministeriale di riordino e semplificazione dell’offerta formativa universitaria post lauream di medicina che dovrà essere emanato dal MIUR entro il 31 marzo 2014, previsto dal DL Carrozza, recentemente convertito in Legge dal Parlamento.
La copertura finanziaria dell’emendamento sarebbe stata garantita, ad avviso dei proponenti, dal recupero dell’attuale dotazione finanziaria dei corsi, corrisposta dal CIPE nel capitolo della formazione specialistica, a cui andrebbero destinati in aggiunta meno di 15 milioni di euro per corsista ad invarianza della durata triennale dei corsi. Infatti, i fondi totali stanziati per un triennio con 2118 iscritti (comprensivi di borse di studio e spese di organizzazione) sono stati pari a 38.735.000 euro, ovvero circa 18000 euro per ciascun borsista; la copertura di un contratto di formazione medica specialistica impatta invece per una cifra pari a 25.000 euro lorde, pertanto sarebbe necessario un supplemento di stanziamento circa 7000 euro per tirocinante, per un ammontare di 15 milioni di euro per triennio. Tale somma potrebbe essere recuperata nell’ambito della richiesta di implementazione del capitolo di spesa della formazione medica specialistica, in atto avanzata da numerosi emendamenti al DL di Stabilità, provvedendo in prospettiva ad una opportuna ridistribuzione dei contratti di formazione ad oggi destinati a tipologie di scuole che formano specialisti in sovrannumero rispetto alle esigenze del SSN. La natura di tale proposta si sostanzia anche in ragione del differente bisogno di salute, ascrivibile al carico crescente delle cronicità, che ha già indotto altre nazioni a ridefinire il fabbisogno di professionalità mediche nel senso di incrementare i profili generalisti, che trovano utilità di impiego e concreti sbocchi di lavoro nel territorio (si pensi, ad esempio, alla Francia che assegna ben la metà dei contratti di formazione-lavoro alla scuola di specializzazione di medicina generale). In sintesi, la richiesta dei Giovani Medici (SIGM) è quella di ottenere più finanziamenti per i contratti di formazione specialistica e destinarne una parte di questi alla medicina generale. In alternativa, la somma aggiuntiva potrebbe essere corrisposta dalle singole Regioni nell’ambito del prossimo riconoscimento in sede di Patto della Salute delle attività integrative professionalizzanti che verrebbero retribuite in aggiunta alle attuali borse di cui sono titolari i corsisti. Tale determinazione discende, infatti, dall’Art 1, comma 5 della Legge n° 158 13/09/2012 (Decreto Balduzzi), recepito a mezzo di uno specifico emendamento, a firma Pedoto ed altri, a seguito della Manifestazione nazionale organizzata dal SIGM il 15 maggio 2012: “nell’ambito del Patto della Salute, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, vengono definiti modalità, criteri e procedure per valorizzare, ai fini della formazione specifica in medicina generale, l’attività remunerata svolta dai medici in formazione presso i servizi dell’azienda sanitaria e della medicina convenzionata.”
In Sardegna e Campania si adottano politiche professionali che svantaggiano le giovani generazioni di medici. Il S.I.G.M. Cagliari ha chiesto l’intervento dell’Assessorato alla Sanità e degli Ordini Regionali al fine di tutelare i diritti dei Giovani Medici Sardi. Anche le Sedi SIGM Campane hanno preso posizione e preannunciano iniziative a tutela dei colleghi.
Delle interpretazioni “creative” dei contenuti dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) a livello regionale svantaggiano le giovani generazioni di medici. A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) che ha registrato delle iniziative della Regione Sardegna e della Regione Campania, che hanno destato perplessità e preoccupazione tra le giovani professionalità mediche.
Giovani Medici (SIGM): Mancata un’occasione storica per superare le discriminazioni tra giovani medici specializzandi universitari ed iscritti ai corsi di formazione specifica di medicina generale, ma anche per investire in un settore formativo strategico per il Servizio Sanitario Nazionale e per la tutela della salute dei cittadini; I Giovani Medici (SIGM) chiedono che il Governo recuperi i contenuti dell’emendamento 10.182 nel testo del Decreto Legge di Stabilità.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) esprime grande rammarico per la mancata finalizzazione in Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento 10.182 collegato al Decreto Legge di Stabilità, che avrebbe posto le basi per evolvere il corso di formazione specifica di medicina generale in scuola di specializzazione, garantendo al contempo ai giovani medici in formazione la titolarità di un contratto di formazione ed i connessi riconoscimenti giuridici, economici, nonché le tutele minime. Il recepimento di tale emendamento, la definizione del quale è stata proposta dal Dipartimento di Medicina Generale (SIMEG)
L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) rilancia il sondaggio rivolto a tutti i colleghi specializzandi e aspiranti tali in tema di rimodulazione del percorso di formazione specialistica.
Care Colleghe e Cari Colleghi,
con la conversione del Decreto Legge 104/13 – “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, alias Decreto Carrozza, il MIUR è stato incaricato di semplificare e razionalizzare il quadro delle attuali tipologie di specializzazioni (sono più di 50 le tipologie di corsi attualmente attive), ma anche di ottimizzare la qualità dell’offerta formativa universitaria post laurea di medicina. Pertanto, entro il 31 marzo 2014, dovrà essere emanato un apposito Decreto Ministeriale di riordino di classi, tipologie e durata dei corsi di formazione specialistica, intervenendo a modificare quanto in atto previsto dal DM 1 agosto 2005.
Già nel corso dell’iter di conversione del DL Carrozza l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) aveva lanciato un SONDAGGIO on line al fine di poter rappresentare al meglio le aspettative e le istanze dei colleghi specializzandi ed aspiranti specializzandi.
I dati preliminari erano stati diffusi a supporto della presa di posizione e richiesta del S.I.G.M. di rendere opzionale e su base volontaria il passaggio al percorso “abbreviato” di specializzazione. Per non disperdere l’esperienza acquisita e per dare consistenza alle già 2000 adesioni registrate al sondaggio, il SIGM rilancia la rilevazione, che mira ad esplorare il gradimento dei portatori di interesse in merito ai seguenti punti:
Dopo il grande successo della manifestazione nazionale non sindacale “Investire sui giovani della Sanità X Investire sul futuro del nostro SSN” del 7 novembre 2013, sono stati presentati gli auspicati emendamenti in recepimento delle richieste dei Giovani Medici (SIGM) e dei manifestanti; Tra gli emendamenti presentati, alla stesura di molti dei quali ha contribuito l'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), numerosi quelli finalizzati ad implementare il capitolo di spesa relativo ai contratti di formazione specialistica, ma prodotti anche emendamenti per finanziare contratti di formazione o borse di studio per gli specializzandi non medici del settore sanitario, nonché un emendamento che mirerebbe a convertire le borse di studio dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale in contratti di formazione specialistica.
Care Colleghe e Cari Colleghi,
vi informiamo che sono stati presentati i primi emendamenti al Decreto Legge (DL) di Stabilità attualmente all’esame, in sede referente, della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica.
Tali emendamenti, alla stesura di molti dei quali ha direttamente contribuito l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), cercano di accogliere tutte le richieste sostenute dalla "petizione a sostegno della richiesta di urgente implementazione dei capitoli di spesa relativi ai contratti ed alle borse di studio di formazione di area sanitaria a finanziamento ministeriale e di formazione specifica in medicina generale” ed avanzate in maniera più compiuta attraverso la partecipatissima Manifestazione Nazionale “Investire sui giovani della Sanità X Investire sul futuro del nostro SSN”, promossa ed organizzata dall’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) e dalla Federspecializzandi, tenutasi a Montecitorio il 7 novembre 2013.
In sintesi, tutte le richieste del SIGM sembrano trovare accoglimento, almeno per il momento, come di seguito schematizzato: