Cari colleghi,
in data 6 agosto 2012 è stato insediato presso il Ministero della Salute il Tavolo Tecnico di Medicina Generale.
Le attività del Tavolo sono coordinate dal Direttore Generale delle Risorse Umane e Professioni Sanitarie (in atto Vice Capo di Gabinetto del Ministro) e dalla Dirigente preposta del Ministero della Salute.
Il SIGM e le Associazioni non sindacalizzate, al pari delle principali organizzazioni sindacali di categoria presenti coi rispettivi delegati, sono rappresentate al Tavolo dal collega Emanuele Maffongelli, il quale ha chiesto che venissero specificati da subito obiettivi e finalità del tavolo, nonché la scadenza prevista per esitare una proposta, con la richiesta che questa fosse definita in modo da rendere applicative le determinazioni assunte dal tavolo entro la fine del mandato del corrente Governo; ciò in modo da non incorrere nel rischio di non concretizzare la disponibilità offerta dal corrente Ministro della Salute.
Cari Colleghi,
abbiamo il piacere di comunicarvi che giorno 6 agosto 2012 sarà insediato presso il Ministero della Salute il Tavolo di lavoro sulla medicina generale, che riteniamo sarà investito del compito di affrontare le criticità che caratterizzano l’attuale organizzazione del sistema formativo specifico di medicina generale. Anche i Giovani Medici (S.I.G.M.) prenderanno parte ai lavori del predetto tavolo con un proprio delegato, che avrà l’onere e l’onore di rappresentare il punto di vista e le istanze del vitale substrato associativo giovanile che insiste in seno alla Professione Medica.
Non si può fare a meno di ricordare, a tal proposito, come il SIGM ed il SIMGIF siano stati i promotori della mobilitazione nazionale, tradottasi in un partecipato sit in che ha avuto luogo in Piazza Montecitorio in data 15 maggio 2012 (leggi la notizia), che ha posto all'attenzione delle Istituzioni, della politica e della cittadinanza le criticità connesse alla condizione dei corsisti di medicina generale, sia per quanto concerne l’attuale status di borsisti, sia in riferimento agli standard formativi dei corsi, che si discostano significativamente da quelli documentati dai sistemi formativi degli altri Paesi UE.
Cari Colleghi,
in data odierna una delegazione del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM) è intervenuta nel corso della Conferenza Stampa di presentazione dei contenuti del disegno di legge n. 3347 “Disposizioni in materia di formazione specifica di medicina generale", presentato al Senato della Repubblica dal Sen. Gustavino.
Una delegazione del SIGM ha recentemente incontrato l’On. Amalia Schirru, estensore del disegno di legge di “Modifica all’articolo 36 del decreto legislativo 9 novembre 2000, n.206”, che mirerebbe a riconoscere d’ufficio l’attestato in formazione specifica per la Medicina Generale ai medici che hanno effettuato 3200 ore nella continuità assistenziale o nelle sostituzioni dei medici di medicina generale. Nel corso dell’incontr, i delegati del SIGM hanno espresso la loro contrarietà a tale iniziativa legislativa, sottolineando sia l’insostenibilità tecnica della stessa, alla luce della vigente normativa comunitaria che ha introdotto per gli Stati europei l’obbligo di istituire un corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (Direttiva della CE 86/457), oltre che l’inopportunità della stessa, in un periodo storico in cui invece è di strategica importanza puntare sul potenziamento del territorio, sull’appropriatezza prescrittiva, sull’istituzione delle AFT e UCCP e, soprattutto, sull'innalzamento della qualità della formazione dei medici che hanno scelto di lavorare nelle Cure Primarie e che oggi più che mai richiede un percorso formativo specifico ed adeguatamente professionalizzante. Su questo punto il nostro Segretariato ha assunto da sempre una posizione chiara e trasparente, sintetizzabile nel manifesto della Mobilitazione Nazionale del 15 maggio 2012, iniziativa che dopo anni di colpevole letargo ha riportato all’attenzione delle Istituzioni, del Legislatore e della Professione, l’annoso problema della non adeguata formazione dei futuri medici di famiglia e del mancato riconoscimento di uno status dignitoso ai corsisti in formazione specifica.Se da un lato il disegno di legge in questione appare ai più come un tentativo di sanatoria volto ad espropriare la specificità e le competenze della formazione di medicina generale, a seguito di una valutazione più attenta, tale iniziativa potrebbe parimenti essere interpretata quale un atto di provocazione nei confronti di un sistema che ha ampiamente disatteso tanto la programmazione del fabbisogno di medici da formare (la FNOMCeO stima che in meno di un decennio il 62% dei Medici di Medicina Generale attualmente in attività andrà in quiescenza), quanto la mission formativa della figura centrale del SSN, costretta in atteggiamenti e dinamiche non più attuali come ad esempio essere ricondotta per gli aspetti organizzativi e gestionali all’accordo collettivo nazionale. E le responsabilità dell’attuale stato delle cose sono sotto gli occhi di tutti. Sono serviti ben 6 anni, dal 2006 al 2012, affinchè l’Osservatorio Nazionale della Formazione specifica di Medicina Generale esitasse una propria proposta del percorso di formazione specifica di medicina generale, ma il frutto di tale lavoro giace inapplicato. Adesso è stata annunciata l’istituzione di un tavolo tecnico per lo studio di proposte migliorative della condizione del corsista di medicina generale, ma l'atteggiamento prevalente continua ad essere quello di fare annunci, proclami ed iniziative cosmetiche, che hanno più il sapore di voler mettere una bandierina sulla categoria dei giovani medici in formazione di medicina generale, piuttosto che affrontare e risolvere le criticità, con quella velocità che invece si converrebbe per recuperare gli anni perduti e per stare al passo col cambiamento repentino del mondo circostante.
I manifestanti hanno registrato la disponibilità trasversale dei parlamentari ad aprire un tavolo di confronto. L’attenzione del Governo per la condizione dei giovani corsisti di medicina generale è stata dichiarata dal Sottosegretario alla Salute Cardinale, che ha incontrato una delegazione dei giovani camici bianchi; Adozione di un contratto di formazione, immediata esenzione IRPEF delle borse di studio e revisione delle incompatibilità, miglioramento degli standard formativi e professionalizzanti dei corsi regionali, alcune degli obiettivi della protesta che sono stati tradotti in proposta.
Ha avuto una significativa partecipazione il sit in odierno indipendente organizzato dal Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.), dalla Società Italiana Medicina Generale in Formazione (SIMGIF), in collaborazione coi Comitati Autonomi Regionali dei Medici iscritti al Corso di Formazione in Medicina Generale, al fine di sensibilizzare Governo, Parlamento e Regioni nel senso di valorizzare il ruolo dei medici iscritti al Corso di formazione specifica di medicina generale.
I giovani camici bianchi sono scesi in piazza per richiamare l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica sulle condizioni di precarie in cui versano da anni, puntando il dito sulla non ottimale formazione e professionalizzazione e sulla mancata valorizzazione dei 2400 corsisti titolari di una borsa di studio pari a 800 euro mensili e che non garantisce nessuno dei diritti fondamentali.
Cari Colleghi,
il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) e la Società Italiana Medicina Generale in Formazione (SIMGIF), in collaborazione coi Comitati Autonomi Regionali dei Medici iscritti al Corso di Formazione in Medicina Generale, al fine di sensibilizzare le Istituzioni nel senso di valorizzare il ruolo dei medici iscritti al Corso di formazione specifica di medicina generale, propongono alla vostra attenzione una Mobilitazione Nazionale, che si tradurrà in un sit in che avrà luogo a Roma, in data 15 maggio 2012, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, a Piazza Montecitorio.
Le ragioni della protesta, che scaturiscono dalle criticità che investono costitutivamente la condizione dei medici in formazione specifica in medicina generale, sono sintetizzate in un documento di proposte (scarica allegato) che vuole essere il manifesto di una serie di iniziative che ci vedranno impegnati nei futuri mesi su tutti i fronti Istituzionali utili ad ottenere i dovuti riconoscimenti nei confronti di una categoria che merita sostegno ed attenzioni ben maggiori di quelle tributatale in passato.
Teniamo a sottolineare che il nostro vuole essere un movimento di pensiero autonomo, che per la prima volta auspichiamo vedrà convergere in maniera unitaria le differenti sensibilità dei giovani camici bianchi che compongono il panorama della formazione specifica di medicina generale. La nostra è una proposta inclusiva alla quale invitiamo ad aderire tutti i colleghi, nessuno escluso.