DOTTORATI DI RICERCA: RAZIONALIZZARE E SISTEMATIZZARE
LA PROPOSTA DEL CUN
di Andrea Ziglio
La razionalizzazione e la sistematizzazione hanno rappresentato il filo conduttore delle più recenti riforme del sistema formativo universitario. Per proseguire sulla stessa linea, il MIUR ha recentemente richiesto al Consiglio Universitario Nazionale (CUN) un lavoro di analisi, classificazione e sistematizzazione su base nazionale dei dottorati di ricerca. Un simile lavoro, infatti, potrebbe avere grande utilità nel contrastare un’eccessiva frammentazione dei corsi e dispersione delle loro denominazioni, favorendo una maggiore corrispondenza con le denominazioni dei dottorati stranieri.
In realtà, già dopo una prima ricognizione sui dottorati offerti dalle Università Italiane, il CUN ha evidenziato come molte di esse abbiano già compiuto in autonomia un lavoro di razionalizzazione degli stessi, istituendo un numero limitato di “scuole di dottorato” di tipo eminentemente disciplinare. Accanto a queste, inoltre, sono state istituite un minor numero di scuole o corsi di natura o tematica interdisciplinare più collegati alle specificità di ricerca dell’Ateneo o alle collaborazioni internazionali. L’analisi del CUN è proseguita confrontando i dottorati offerti dalle principali Università Italiane e straniere e ha prodotto un elenco di denominazioni, la cui parte relativa all’ambito sanitario viene riportata nella tabella*.
Il nuovo testo prevede la possibilità da parte dello specializzando di scegliere se proseguire la formazione nell'ultimo biennio con le condizioni attuali all'interno della rete formativa tradizionale o se optare, a parità di condizioni (economiche, previdenziali e senza riconoscimento aggiuntivo di titoli qualificanti da spendere in prospettiva di stabilizzazione), per proseguire la specializzazione "all'interno delle Aziende del SSN costituenti la rete formativa".
È confortante vedere come questo emendamento non sembri sovvertire l'impianto del D.Lgs 368/99.
Tale emendamento introduce la necessità - se la legge sarà approvata senza modifiche anche dopo l'esame del Senato - di un accordo stipulato Stato-Regioni su proposta dei ministri di Salute e Istruzione di concerto con l'Economia per definire le modalità per l'inserimento degli specializzandi ammessi al biennio conclusivo del corso, all'interno delle aziende del Servizio sanitario nazionale. Resta in ultimo da chiarire cosa sia sottinteso al concetto di "modalità negoziali", che nella versione modificata sembra essere più sfumato: l'accordo tra Stato e Regioni garantirà uniformità nell'organizzazione della formazione o aprirà il fronte a discutibili difformità da Regione a Regione?
la contingente crisi economico-finanziaria colpisce primariamente le fasce più deboli della popolazione. Numerosi cittadini in restrizioni economiche vengono pertanto sempre più attratti, anche attraverso il web, da offerte di vendita di “pacchetti” di prestazioni sanitarie, con sconti che raggiungono percentuali prossime anche al 70-80%. Già da tempo, infatti, esistono siti web dedicati che permettono di costituire gruppi d’acquisto online in cui più persone comprano determinati oggetti o servizi con lo scopo di pagarli meno. Il concetto è: più persone comprano, meno pagano!
Si appena concluso il previsto incontro tra la nostra delegazione ed i vertici del Ministero della Salute (scarica allegato) durante il quale si è lungamente e proficuamente discusso sul controverso emendamento AC 4274 al decreto Omnibus sulla Sanità, finalizzato ad inquadrare gli specializzandi degli ultimi due anni nei Sistemi Sanitari Regionali con contratto a tempo determinato, che in data odierna era stato ripresentato alla Camera.
Nel corso dell'incontro ci sono state illustrate delle modifiche al testo originario (clicca qui) apportate nella giornata odierna dopo mediazione da parte degli esponenti di maggioranza ed opposizione da noi sensibilizzati.
Il nuovo testo prevede la possibilità da parte dello specializzando di scegliere se proseguire la formazione nell'ultimo biennio con le condizioni attuali all'interno della rete formativa tradizionale o se optare, a parità di condizioni (economiche, previdenziali e senza riconoscimento aggiuntivo di titoli qualificanti da spendere in prospettiva di stabilizzazione), per proseguire la specializzazione "all'interno delle Aziende del SSN costituenti la rete formativa".
Care Colleghe e cari Colleghi, vi informiamo che nella mattinata odierna è stata presentata dal Relatore, per conto del Ministero della Salute, una nuova formulazione di emendamento alla Legge Delega “per il riassetto...
Cari Colleghi, dopo aver preso posizione nella giornata di ieri chiedendo il congelamento dell'emendamento A.C. 4274 alla Legge Delega Governativa finalizzato ad inquadrare gli specializzandi degli ultimi anni nel Sistema...