Care Colleghe,
Cari Colleghi,
come ricorderete, in data 8 novembre 2013 il Senato della Repubblica ha converitito in Legge, con modificazioni, il Decreto Legge 104/13 – “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca” aprendo la strada ad una rivoluzione riguardante la riorganizzazione e razionalizzazione delle tipologie di scuole e la durata dell’iter di studi. Ci teniamo a ricordare come quet’ultima iniziativa non era però stata inizialmente prevista nel testo del Decreto Legge 104/13 esitato dal Consiglio dei Ministri (CdM), ma è intervenuta in corso d’opera. Infatti, con grande sorpresa da parte di tutti i portatori di interesse, all’art. 10, comma 31, del Decreto Legge di Stabilità (alias ex Legge Finanziaria, con capofila il MEF), successivamente approvato dal CdM e subito incardinato al Senato, era stato introdotto, su iniziativa del Ministero dell’Economia e Finanza (MEF), un vero e proprio “taglio lineare” a 4 anni della durata di tutti i corsi di specializzazione, salvo un innalzamento a 5 anni della durata di alcune scuole, possibile soltanto in presenza della relativa disponibilità finanziaria. Tale riduzione avrebbe avuto effetto immediato e retroattivo (salvo mancata conversione del DL di Stabilità, evento altamente improbabile, ovvero modifica dello stesso a seguito di un ripensamento del MEF, evento ancora più improbabile del precedente). Tale taglio indiscriminato, dettato da logiche ragionieristiche, avrebbe coinvolto tutte le scuole di specializzazione e tutti gli specializzandi, senza tener conto del conseguimento degli obiettivi formativi e professionalizzanti e della durata minima delle scuole prevista dalla normativa Europea ai fini della riconoscibilità del titolo. Le conseguenze sarebbero state disastrose e, pertanto, si è reso necessario un intervento urgente da parte del Parlamento e del MIUR per precedere e disinnescare gli effetti dell’articolo incriminato del DL di Stabilità
In questo senso è intervenuta la Legge n. 128 dell’8 novembre 2013, alias Legge Carrozza, prevedendo che:
- Entro il 31 marzo 2014 il MIUR emani un apposito Decreto Ministeriale (DM), di riorganizzare le classi, le tipologie e la durata dei corsi di formazione specialistica, riducendone in alcuni casi la durata, rispetto a quanto previsto dal DM 1 agosto 2005 con osservanza dei vincoli previsti dalla normativa europea (vedasi a titolo esemplificativo il caso delle scuole di specializzazione di Oncologia e di Medicina d’Urgenza, che dovranno mantenere una durata di 5 anni). Inoltre, potrebbe essere effettuata una fusione tra alcune vecchie tipologie di scuole, a seguito della frequenza delle quali verrebbe rilasciato, quindi, un titolo relativo ad una sintesi di competenze – ad es. otorinolaringoiatria con audiologia, chirurgia generale con chirurgia dell’apparato digerente, malattie infettive con medicina tropicale, etc. – oppure all'inserimento di discipline qualificanti a completamento di un percorso di base). Ciò permetterebbe di semplificare e razionalizzare il quadro delle attuali tipologie di specializzazioni (sono più di 50 le tipologie di corsi attualmente attive), ma anche di ottimizzare la qualità dell’offerta formativa.
- La riorganizzazione del percorso di formazione specialistica (riduzione temporale e fusione di competenze) interessi tutti i nuovi iscritti alle scuole di specializzazione a partire dal prossimo anno accademico 2013/2014. Limitatamente alla riduzione del percorso, il Legislatore, però, nonostante gli appelli del SIGM nel senso di rendere la scelta non obbligatoria bensì su base volontaria (avvalendosi anche dei risultati di un sondaggio on line promosso tra i portatori di interesse – LEGGI QUI), ha scelto in modo forzoso la strada della retroattività per gli specializzandi che nel medesimo anno risulteranno iscritti al secondo ed al terzo anno di corso (gli attuali primo e secondo) e per i quali il citato DM del MIUR provvederà ad adeguare l'ordinamento didattico alla durata ridotta delle scuole interessate. Per gli specializzandi, invece, che nell’anno accademico 2013/2014 saranno iscritti al quarto o successivo anno di corso resterà sicuramente valido l'ordinamento attuale, senza la possibilità di optare al percorso ridotto: ciò in ragione del fatto che non ci sarebbe uno spazio temporale tale da poter concentrare e recuperare gli obiettivi formativi dell’anno di corso “decurtato”. Da varie indiscrezioni appare però che vi siano dei dubbi sull'applicazione retroattiva della norma.
Ad oggi però, 1 aprile 2014, il MIUR non ha ancora provveduto nè ad emanare il Decreto previsto dalla normativa, nè a fornire alcuna presa di posizione ufficiale creando un clima di profonda confusione soprattutto nei medici in formazione specialistica iscritti agli attuali primo e secondo anno di corso ed agli aspiranti tali. A tale proposito sottolineiamo come il SIGM abbia più volte provveduto a sollecitare il MIUR al riguardo anche tramite l’approvazione di una mozione (LEGGI QUI), presentata dal collega Giovanni Cerullo ed approvata dal CNSU già in data 26 novembre 2013, con oggetto “mozione inerente la riorganizzazione delle classi, delle tipologie e della durata dei corsi di formazione specialistica” che chiedeva al MIUR di “esitare la rimodulazione del percorso formativo delle singole scuole di specializzazione con sollecitudine ovvero in modo da anticipare significativamente la prevista scadenza del 31 Marzo 2014.” Inoltre in tempi più recenti il collega e parlamentare, On. Filippo Crimì, ha presentato un’interrogazione parlamentare, alla cui stesura ha collaborato l’Associazione Italiana Giovani Medici, per chiedere al Ministro quali misure intenda adottare per non disattendere la data entro cui doveva essere emanato il decreto di riordino e riduzione della durata delle scuole di specializzazione (LEGGI QUI).
Abbiamo quindi provveduto con urgenza ad inviare il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, On. Prof.ssa Giannini, al Capo Dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca – MIUR, Prof. Marco Mancini, e al Direttore Generale per l’Università, lo Studente ed il Diritto allo Studio – MIUR, Dott. Daniele Livon una richiesta di aggiornamento sullo stato dell’arte e sollecito di emanazione del decreto ministeriale relativo alla riorganizzazione delle classi, delle tipologie e della durata dei corsi di formazione specialistica, come previsto dall’Art. 20 della Legge n. 128 dell’8 novembre 2013 (Legge Carrozza).
Tre le principali richieste:
Care Colleghe,
Cari Colleghi,
pubblichiamo con soddisfazione una raccomandazione (LEGGI QUI) rivolta al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, On. Prof.ssa Giannini, approvata all’unanimità dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN).
Tale raccomandazione, presentata su iniziativa dei Consiglieri GIOVANNI CERULLO (SIGM), unico rappresentante dei medici in formazione specialistica in seno al CNSU e CUN, e STEFANO BUCCHI (CLDS), ed appoggiata da TUTTI i rappresentanti degli studenti al CUN ha richiesto al Ministro:
1. che si provveda al più presto al reperimento delle risorse aggiuntive necessarie all’incremento del capitolo di spesa relativo ai contratti di formazione medica specialistica a finanziamento ministeriale;
2. che si proceda con urgenza alla pubblicazione del bando del concorso, indicando quanto prima ai futuri candidati le modalità precise di svolgimento della prova, indispensabili per consentire un'adeguata organizzazione della propria preparazione;
3. che venga riattivata la Commissione Tecnica sulle Scuole di Specializzazione in modo tale da consentire la prosecuzione dei lavori sulla revisione degli ordinamenti e delle regole di attivazione e monitoraggio delle Scuole di Specializzazione, nonché affrontare le problematiche relative all’accesso dei laureati “non medici” e dei rapporti con il Sistema Sanitario Nazionale.
Care Colleghe,
Cari Colleghi,
pubblichiamo con piacere un'interrogazione parlamentare (LEGGI QUI) a firma dell'On. Filippo Crimì, che, nel recepire i contributi e le richieste dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), chiede al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
- quali misure intenda adottare:
1) per selezionare a breve termine l'ente terzo generatore dei quesiti e per rendere nota al più presto la bibliografia ai giovani medici affinché possano prepararsi all'esame;
2) per non disattendere la data entro cui deve essere emanato il Decreto di riordino e riduzione della durata delle scuole.