In Primo Piano

Medicina del territorio: l’araba fenice della professione

Analoghe dinamiche rispetto alla dirigenza medica caratterizzano il comparto dei convenzionati. Infatti, eguale proposta di innalzamento dell’età massima di pensionamento a 70 anni è stata avanzata in Commissione Affari Sociali...

Giovani nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN)? Specie da proteggere (perché in via di estinzione!)

Si è assistito negli ultimi anni, nel silenzio assordante delle rappresentanze della Professione, alla proliferazione incontrollata di unità operative complesse (a cui corrispondono altrettanti dirigenti ex primari) nelle Aziende Sanitarie...

Iter formativo-professionalizzante ed accesso al mondo del lavoro: un percorso in salita per le giovani generazioni di medici

I tempi di accesso all’esercizio della professione ed al mondo del lavoro in Italia per un giovane medico sono i più elevati in assoluto nel panorama UE (clicca qui), sia...

Difendiamo il FUTURO della Sanità Pubblica rinnovando e rilanciando la Professione Medica!

I Giovani Medici sostengono con fermezza e convinzione un SSN equo, solidale, sostenibile e pubblico. L’Europa senza confini è ormai una realtà consolidata, sia per cittadini (Trattato di Schengen e...

Assemblea Nazionale dei Giovani Medici: in difesa del SSN e del futuro della Professione

ASSEMBLEA NAZIONALE DEI GIOVANI MEDICI IN DIFESA DEL SSN E DEL FUTURO DELLA PROFESSIONE SABATO 27 OTTOBRE, ore 14.30 AULA BIGNAMI presso PATOLOGIA GENERALE POLICLINICO UMBERTO I Leggi qui il...

Approvato alla Camera il Decreto Balduzzi: recepite le richieste dei Giovani Medici (SIGM).

Pur essendo stato deprivato di alcune parti che avrebbero apportato delle innovazioni opportune al SSN, i Giovani Medici (SIGM) esprimono soddisfazione per l'approvazione del testo del Decreto Balduzzi ad opera della Camera dei Deputati, in quanto ha recepito tutte le richieste dei Giovani Medici.

Nel particolare, è stata scongiurata l'ipotesi dell'innalzamento dell'età massima di pensionamento dai 67 ai 70 anni, che, nella formulazione sostenuta dalla maggioranza dei sindacati di categoria, sarebbe andato a detrimento delle giovani generazioni.