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12 Dicembre 2013 (Piazza Montecitorio ore 10): #GiovaniMediciDay, ora o mai più!
LEGGE DI STABILITÀ: MOBILITAZIONE NAZIONALE PER TUTELARE LA SOSTENIBILITÀ E PRETENDERE IL RILANCIO DELLA FORMAZIONE POST LAUREA DI AREA SANITARIA
Vista l’inaccettabile mancanza di interventi a sostegno della formazione post laurea nella versione del Ddl Stabilità 2014 votata al Senato, i Giovani Medici (S.I.G.M annunciano una seconda mobilitazione nazionalenon sindacale. Rivolgono un appello a tutte le sigle giovanili per aderire ad un nuovo Giovani Medici Day “per cambiare questo Paese senza essere costretti a cambiare Paese!”
L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) annuncia una seconda mobilitazione nazionale non sindacale a seguito del mancato recepimento nel maxi-emendamento governativo votato dal Senato in sede di DDL di Stabilità delle richieste di ristoro del capitolo di spesa per la formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia ed in altre discipline di area sanitaria presentati. Dopo la manifestazione non sindacale del 7 novembre 2013 (LEGGI QUI), sulla quale si è assistito al tentativo da parte di alcune sigle sindacali di strumentalizzarne il significato (LEGGI QUI) i Giovani Medici (SIGM) invitano i colleghi aspiranti specializzandi e gli studenti in medicina, ma anche quanti sono già in formazione post laurea, ivi inclusi gli specializzandi non medici ed i medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, a scendere in piazza per far sentire la loro voce in continuità con la mobilitazione nazionale “Giovani Medici Day” per ribadire la volontà di contribuire al cambiamento del Paese e per chiedere di non essere costretti ad un’emigrazione forzata.
I Giovani Medici (SIGM), quindi, preso atto che la sostenibilità ed il rilancio della formazione post laurea di area sanitaria non è stata ad oggi ritenuta una priorità da parte del Legislatore e dell’Esecutivo nel corrente iter parlamentare di definizione del DDL di Stabilità (LEGGI QUI), auspicano che alla Camera dei Deputati non si ponga il voto di fiducia sul testo esitato dal Senato e chiedono che vengano riconsiderate le proposte emendative del SIGM utili a scongiurare il rischio di vedere finanziati soltanto 2.300 contratti di formazione a fronte del quadruplo di potenziali concorrenti tra laureati e neolaureati e per trovare soluzione all’annosa questione degli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria.
Le richieste al Governo ed al Parlamento:
Legge di Stabilità: grande preoccupazione per la mancanza di interventi a sostegno della formazione post laurea di area sanitaria. Appello al Governo per tutelare...
I Giovani Medici rivolgono un appello al Governo per recuperare i contenuti dell’emendamento 10182 al Decreto Legge di Stabilità, che mirava ad istituire la...
Ha registrato largo consenso nella componente giovane della Professione medica l’emendamento al Decreto Legge (DL) di Stabilità, i cui contenuti sono stati suggeriti dall’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), che mirava ad istituire la Scuola di Specializzazione di Medicina Generale. Nel particolare, l’emendamento intendeva superare l’attuale incardinamento del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale nelle ASL dei vari Servizi Sanitari Regionali per ricontestualizzarlo nell’ambito di una rete formativa integrata che abbia come capofila l’Università, ma al contempo una forte impronta nel territorio, oltre che appoggiarsi alle corsie degli ospedali, in linea con il riassetto ordinamentale del corso di formazione definito, dopo anni di contrattazione tra i rappresentanti del mondo accademico e della professione, dall’Osservatorio Nazionale della formazione specifica di medicina generale e recentemente sottoposto al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. La riconfigurazione del corso triennale di medicina generale nell’ambito della formazione specialistica universitaria permetterebbe non solo di elevare gli standard formativi del corso e di creare un percorso formativo omogeneo sul territorio nazionale (caratterizzato da un core curriculum comune), ma permetterebbe inoltre di parificare i giovani formandi di Medicina Generale ai colleghi iscritti alle Scuole di Specializzazione Universitarie, rendendoli parimenti titolari di un contratto di formazione specialistica, unitamente ai diritti ad esso connessi. La formale istituzione ed attivazione della Scuola di Specializzazione di Medicina Generale potrebbe essere contemplata nell’ambito del Decreto Ministeriale di riordino e semplificazione dell’offerta formativa universitaria post lauream di medicina che dovrà essere emanato dal MIUR entro il 31 marzo 2014, previsto dal DL Carrozza, recentemente convertito in Legge dal Parlamento.
La copertura finanziaria dell’emendamento sarebbe stata garantita, ad avviso dei proponenti, dal recupero dell’attuale dotazione finanziaria dei corsi, corrisposta dal CIPE nel capitolo della formazione specialistica, a cui andrebbero destinati in aggiunta meno di 15 milioni di euro per corsista ad invarianza della durata triennale dei corsi. Infatti, i fondi totali stanziati per un triennio con 2118 iscritti (comprensivi di borse di studio e spese di organizzazione) sono stati pari a 38.735.000 euro, ovvero circa 18000 euro per ciascun borsista; la copertura di un contratto di formazione medica specialistica impatta invece per una cifra pari a 25.000 euro lorde, pertanto sarebbe necessario un supplemento di stanziamento circa 7000 euro per tirocinante, per un ammontare di 15 milioni di euro per triennio. Tale somma potrebbe essere recuperata nell’ambito della richiesta di implementazione del capitolo di spesa della formazione medica specialistica, in atto avanzata da numerosi emendamenti al DL di Stabilità, provvedendo in prospettiva ad una opportuna ridistribuzione dei contratti di formazione ad oggi destinati a tipologie di scuole che formano specialisti in sovrannumero rispetto alle esigenze del SSN. La natura di tale proposta si sostanzia anche in ragione del differente bisogno di salute, ascrivibile al carico crescente delle cronicità, che ha già indotto altre nazioni a ridefinire il fabbisogno di professionalità mediche nel senso di incrementare i profili generalisti, che trovano utilità di impiego e concreti sbocchi di lavoro nel territorio (si pensi, ad esempio, alla Francia che assegna ben la metà dei contratti di formazione-lavoro alla scuola di specializzazione di medicina generale). In sintesi, la richiesta dei Giovani Medici (SIGM) è quella di ottenere più finanziamenti per i contratti di formazione specialistica e destinarne una parte di questi alla medicina generale. In alternativa, la somma aggiuntiva potrebbe essere corrisposta dalle singole Regioni nell’ambito del prossimo riconoscimento in sede di Patto della Salute delle attività integrative professionalizzanti che verrebbero retribuite in aggiunta alle attuali borse di cui sono titolari i corsisti. Tale determinazione discende, infatti, dall’Art 1, comma 5 della Legge n° 158 13/09/2012 (Decreto Balduzzi), recepito a mezzo di uno specifico emendamento, a firma Pedoto ed altri, a seguito della Manifestazione nazionale organizzata dal SIGM il 15 maggio 2012: “nell’ambito del Patto della Salute, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, vengono definiti modalità, criteri e procedure per valorizzare, ai fini della formazione specifica in medicina generale, l’attività remunerata svolta dai medici in formazione presso i servizi dell’azienda sanitaria e della medicina convenzionata.”
INTERPRETAZIONI “CREATIVE” DELL’ACN AGGRAVANO CRISI OCCUPAZIONALE TRA I GIOVANI MEDICI!
In Sardegna e Campania si adottano politiche professionali che svantaggiano le giovani generazioni di medici. Il S.I.G.M. Cagliari ha chiesto l’intervento dell’Assessorato alla Sanità e degli Ordini Regionali al fine di tutelare i diritti dei Giovani Medici Sardi. Anche le Sedi SIGM Campane hanno preso posizione e preannunciano iniziative a tutela dei colleghi.
Delle interpretazioni “creative” dei contenuti dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) a livello regionale svantaggiano le giovani generazioni di medici. A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) che ha registrato delle iniziative della Regione Sardegna e della Regione Campania, che hanno destato perplessità e preoccupazione tra le giovani professionalità mediche.
Inammissibilità EMENDAMENTO AL DL STABILITà SU FORMAZIONE SPECIFICA DI MEDICINA GENERALE. Giovani Medici (SIGM): Mancata un’occasione storica
Giovani Medici (SIGM): Mancata un’occasione storica per superare le discriminazioni tra giovani medici specializzandi universitari ed iscritti ai corsi di formazione specifica di medicina generale, ma anche per investire in un settore formativo strategico per il Servizio Sanitario Nazionale e per la tutela della salute dei cittadini; I Giovani Medici (SIGM) chiedono che il Governo recuperi i contenuti dell’emendamento 10.182 nel testo del Decreto Legge di Stabilità.
L’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) esprime grande rammarico per la mancata finalizzazione in Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento 10.182 collegato al Decreto Legge di Stabilità, che avrebbe posto le basi per evolvere il corso di formazione specifica di medicina generale in scuola di specializzazione, garantendo al contempo ai giovani medici in formazione la titolarità di un contratto di formazione ed i connessi riconoscimenti giuridici, economici, nonché le tutele minime. Il recepimento di tale emendamento, la definizione del quale è stata proposta dal Dipartimento di Medicina Generale (SIMEG)