È lieto fine per i circa 750 specializzandi titolari di contratto regionale e per le centinaia di aspiranti specializzandi dopo una notte di colpi di scena (l’art. 44 di interesse era stato stralciato nel pomeriggio per essere reinserito nella nottata nell’art. 53 della Legge Finanziaria). Salvo impugnazione degli articoli da parte del Commissario dello Stato, gli specializzandi titolari di contratto a finanziamento regionale potranno aspirare al ripristino della regolare corresponsione degli stipendi; Buone nuove anche per gli aspiranti specializzandi siciliani, i quali potranno cimentarsi fiduciosi nel prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione, potendo contare sullo stanziamento di nuovi contratti aggiuntivi a finanziamento regionale.
I Giovani Medici (SIGM) di Palermo, Catania e Messina erano scesi in piazza a centinaia il 22 aprile 2013 e si erano recati in camice bianco sotto Palazzo dei Normanni in concomitanza ai lavori d’Aula sull’approvazione della Finanziaria e del Bilancio per misurare la pressione arteriosa in segno di solidarietà ai manifestanti delle altre categorie.
<<Esprimiamo soddisfazione per la chiusura di una vertenza che da troppo tempo metteva in crisi centinaia di giovani medici siciliani, molti dei quali genitori o titolari di mutui e rate che non potevano più onorare. A questo punto dobbiamo solo attendere che le norme passino il vaglio del Commissario dello Stato>>. – affermano Oriana Amata e Antonio Duca, giovani medici in formazione specialistica iscritti rispettivamente alle Università di Catania e Messina. > – continuano Dario Altieri e Salvatore Parisi, giovani medici in formazione specialistica dell’Università degli Studi di Palermo.
Il Parlamento Siciliano, dopo una notte di lavori caratterizzata da repentini colpi di scena, ha stanziato in seno al Bilancio ed alla Finanziaria Regionale le somme necessarie a garantire la copertura dei contratti in essere, oltre che quelle indispensabili ad estinguere il debito contratto negli anni dalla Regione con le Università. Debito che è stato alla base dei ritardi cronici nella corresponsione degli stipendi degli specializzandi. Sono state reperite, altresì, le risorse aggiuntive per mettere a concorso nuovi contratti di formazione a finanziamento regionale, anche se in numero inferiore di qualche unità a quello del precedente anno accademico. Onde evitare impugnazioni da parte del Commissario di Stato le somme relative alle obbligazioni debitorie sono state trasferite, su proposta del Governo, dall’art. 44 all'allegato dell'art 53 della Legge Finanziaria. Sono stati finanziati: 17,452 milioni di euro nel 2013 (spesa corrente e nuovi contratti), 14,106 milioni di euro e 8,090 milioni di euro nel 2015 (estinzione debito). Dopo l’approvazione dell’Aula, stamane alle 6,30 la Giunta di Governo, come da prassi, ha deliberato la ratifica della Finanziaria e del Bilancio. Seguiranno nei prossimi giorni i passaggi amministrativi successivi ed infine la norma sarà posta al vaglio del Commissario dello Stato.
La citata Legge n°92/2012, infatti, è intervenuta anche a riformare i tirocini (stage) formativi, rendendo obbligatorio il riconoscimento di un'indennità economica ai tirocinanti da parte degli Enti della Pubblica Amministrazione. Orbene, in attesa delle linee guida regionali sull'applicazione della legge Fornero, - ricordiamo che la formazione è competenza residuale delle Regioni, come ha d'altronde confermato da ultimo la sentenza della Corte Costituzionale 287/2012 – ci sono giunte segnalazioni da parte di alcuni colleghi che attualmente molti enti avrebbero sospeso l'attivazione dei tirocini in quanto non dotati delle necessarie risorse economiche che peraltro inciderebbero sulla voce di costo del personale.