Contratti regionali – aggiornamento 16 aprile
Cari Colleghi,
cercheremo di seguito di fare un nuovo aggiornamento alla luce degli eventi delle ultime ore, cercando di rendere fruibile una materia complessa per la quale non si finisce mai di imparare.
Ieri vi avevamo dato conto di un duplice livello di azione, quello di iniziativa governativa e quello di iniziativa parlamentare.
Orbene, ci viene riferito che l'emendamento governativo presentato in sede di bilancio è stato contrastato dalla commissione ed è stato purtroppo rigettato. Tale emendamento, provenendo dal Governo, avrebbe comportato un aumento diretto del capitolo di bilancio relativo ai contratti di formazione specialistica da 18 circa milioni di euro (somma che già include un taglio lineare del 12% rispetto allo scorso anno) a 25 milioni circa di euro, la qual somma avrebbe permesso di estinguere nel giro di tre anni il debito contratto con le università, le quali a questo punto non avrebbero avuto motivazione alcuna per richiedere una decurtazione del numero dei posti aggiuntivi regionali rispetto allo scorso anno, che in tal caso sarebbe diminuito leggermente alla luce dei tagli lineari ed in relazione alla necessità di lasciare una piccola parte per pagare eventuali stati di malattia e gravidanza (nello scorso anno sono serviti circa 500 mila euro). Si sarebbe quindi parlato di un numero di posti inferiore di circa 20-30 unità rispetto al contingente di 188 finanziati lo scorso anno accademico per tutte e tre le università (74 per Catania, 82 per Palermo e 32 per Messina).
aggiornamento contratti aggiuntivi regionali – 15aprile
Cari colleghi,
nell'ultimo aggiornamento vi abbiamo dato conto di un emendamento, presentato dalla Commissione Sanità dell'ARS in sede di Commissione Bilancio, relativo ad una integrazione del capitolo del Bilancio destinato alla copertura dei posti aggiuntivi regionali di 3 milioni di euro limitatamente all'anno 2011. Questi fondi, laddove confermati, andrebbero alle tre Università quale parziale anticipo rispetto al debito residuo di 21 milioni di euro. A causa del taglio lineare del capitolo del bilancio in questione del circa 10-15% ci sarebbe comunque una conseguente riduzione del numero dei posti rispetto allo scorso anno (188 posti). Sulla base dell'emendamento predetto non ci sarebbero garanzie di ulteriori entrate per le Università per i successivi anni e questo va contro l'accordo intercorso tra Rettori ed Assessorato nel senso di recuperare le somme spettanti in maniera incrementale negli anni, grazie alla riduzione del numero di posti da assegnare rispetto allo scorso anno (Es: se si abbassa nel corrente anno il numero di posti aggiuntivi del 40%, rimarrebbero a disposizione circa 2 milioni di euro da suddividere tra le università; sono pochi rispetto ai 21 milioni, ma il prossimo anno, permanendo il taglio del 40%, il risparmio, da restituire alle Università, sarebbe pari a 4 milioni di euro; tra tre anni, sarebbe di 6, tra 4 otto e così via... Ciò sino ad arrivare al totale di 21 milioni circa in quattro anni: 2+4+6+8). Per tale ragione è difficile (ma non impossibile) che le Università facciano un passo indietro.
aggiornamento contratti aggiuntivi regionali
Cari colleghi aspiranti specializzandi,
facciamo un breve aggiornamento.
La situazione continua ad essere molto fluida. Al momento insistono voci contrastanti tra Assemblea Regionale ed Assessorati. Da un lato, oggi l'Assessorato della Sanità sembrava non escludere, tra le varie ipotesi messe sul tavolo dell'Assessore, quella più favorevole di una decurtazione dei posti del 12% (taglio lineare), o in alternativa un abbattimento del 30% o del 40% (senza però al momento avere avuto un confronto coi Rettori, che restano la vera incognita); dall'altro, notizia di stasera alle 19.00, in commissione Bilancio non era stato ancora presentato alcun emendamento di integrazione del capitolo di spesa relativo alle scuole di specializzazione (ieri era circolata l'ipotesi di un reperimento di 7 milioni di euro da dare alle Università spalmati nei prossimi tre anni, a parziale restituzione del debito; in verità, anche tale soluzione lascerebbe interdette le Università in quanto vanterebbero un ulteriore credito di 14 milioni di euro che non verrebbe restituito prima di altri 4 anni minimo); alle ore 20,00 ci è giunta notizia della presentazione di un emendamento per una integrazione di 3 milioni di euro per il solo anno 2011, condizione nettamente peggiore rispetto a quelle prima circolate nel pomeriggio (era anche circolata la voce, non confermata, di una possibilità di stanziare 7 milioni di euro annui per tre anni di modo da estinguere l'intero debito). Premesso che allo stato attuale, nulla può essere escluso in un senso o in un altro, contiamo nella giornata di domani di avere notizie più precise.
Vi invitiamo, pertanto, a diffidare di qualunque altra notizia fatta girare da altre sigle, peraltro non rappresentative della categoria (non si comprende perchè dei colleghi iscritti al corso di medicina generale si arroghino il diritto di interessarsi di accesso alla specializzazione), senza provvedere all'incrocio tra le fonti e probabilmente mossi esclusivamente dalla voglia di dare per primi informazioni per intestarsi meriti non propri. Riteniamo di assoluta gravità, oltre che censurabile, qualsiasi atto speculativo nei confronti dei colleghi aspiranti specializzandi.
MOBILITAZIONE GIOVANI MEDICI ASPIRANTI SPECIALIZZANDI
Il Comitato degli aspiranti specializzandi di Catania, Messina e Palermo ha indetto, per la data del 13 aprile 2001, una mobilitazione regionale per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica a seguito di un paventato sensibile taglio dei contratti aggiuntivi di specializzazione, finanziati dalla Regione, da mettere a concorso per il corrente a.a. 2010/2011. Infatti, dopo i disservizi connessi al ritardo con il quale il MIUR ha proceduto all’avvio dell’iter concorsuale, le selezioni si svolgeranno nel mese di giugno 2001 a fronte dell’avvio dell’anno accademico nel novembre 2010, centinaia di giovani medici siciliani corrono il rischio di subire gli effetti di una decurtazione del 40-50% dei 190 posti aggiuntivi regionali che la Regione ha provveduto a finanziare negli ultimi anni, alla luce della previsione di una carenza di professionalità mediche che si verrà a registrare nello spazio temporale di un decennio su tutto il territorio nazionale.
Resoconto audizione ARS
Cari colleghi aspiranti specializzandi,