MISSION
Il Dipartimento di Medicina Generale (SIMeG) del Segretariato Italiano Giovani Medici (SIGM) si occupa delle criticità e degli scenari futuri della medicina generale in Italia, proponendo soluzioni volte a migliorare la formazione e le prospettive professionali.
Negli ultimi anni il lavoro del nostro dipartimento si è concentrato soprattutto sugli aspetti relativi al percorso di formazione in medicina generale. Abbiamo sempre sostenuto l’importanza di una struttura che consenta di fare ricerca in tale branca che, a differenza di quanto avviene in gran parte dei Paesi Europei, non è una disciplina universitaria e non ha una propria scuola di specializzazione. Su questo aspetto si sta concentrando l’attività di questi mesi: la proposta di creazione di un Settore Scientifico Disciplinare in Medicina Generale e Cure Primarie, che apra la strada alla possibilità di svolgere dottorati di ricerca in medicina generale e che porti l’insegnamento di questa disciplina all’interno dei Corsi di Laurea.
Questo permetterebbe alla disciplina di rimanere al passo con i tempi e di disporre di conoscenze e competenze specifiche, soprattutto in un contesto nel quale i cambiamenti epidemiologici, demografici e sociali in atto portano alla luce bisogni di salute sempre nuovi e più complessi, ai quali la medicina generale deve rispondere, adattandosi al contesto in cui opera.
Proprio per consentire una formazione ed una ricerca di qualità, riteniamo che l’attuale modello formativo post-lauream in medicina generale sia da rivedere. Pertanto, auspichiamo l’istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale e Cure Primarie, nel quale i contenuti accademici vengano portati all’interno del territorio, che deve continuare ad essere il setting di riferimento specifico della branca, e si venga a creare una rete multiprofessionale caratterizzata da una integrazione e collaborazione tra le varie figure professionali che operano nell’ambito dell’assistenza primaria, con il fine di preparare i nuovi MMG a rispondere adeguatamente alle nuove esigenze socio-assistenziali.
Questo è quello in cui crediamo, ma sappiamo anche che, oltre agli obiettivi a lungo termine, il nostro lavoro deve essere volto alla risoluzione delle problematiche quotidiane dei colleghi in formazione. In particolare, è nostro compito monitorare la qualità ed omogeneità dei corsi di formazione attualmente vigenti, tuttora gravati da molteplici differenze inter-regionali.