Inoltre, il Gabinetto del Ministro dell’Università ha aggiornato la Commissione ministeriale, adesso al lavoro su altri importanti aspetti relativi al processo di una complessiva riforma del percorso formativo post laurea di medicina, sull’intenzione del MIUR di provvedere per le vie brevi al riadattamento del testo del nuovo Regolamento concernente le modalità di selezione per l’accesso alle scuole di specializzazione mediche, tenendo conto tanto delle innovazioni normative introdotte dal DL, quanto della proposta di regolamento approvato dalla Commissione, per inviarlo al Consiglio di Stato per ottenere il parere di rito, senza attendere preliminarmente il completamento dell’iter di conversione alle Camere. Tale iniziativa, che viene incontro all’auspicio espresso dal SIGM al Gabinetto del Ministro di adoperarsi affinchè non si incorra nel rischio di cumulare ritardi nell’espletamento del prossimo concorso, ma anche per garantire nel più breve tempo possibile ai candidati di avere tutti gli elementi necessari per orientarsi alla preparazione del concorso, consentirebbe di mantenere la priorità acquisita per l’ottenimento del parere, anche qualora successivamente dovessero intervenire eventuali modifiche in Parlamento all’Art. 21 del DL. In quel caso sarà premura del MIUR riadattare il testo del Regolamento e rimandarlo al Consiglio di Stato. Si precisa, per inciso, che il Consiglio di Stato ordinariamente ha a disposizione 60 giorni per restituire il parere richiesto, ovvero per produrre eventuali richieste di modifica o di chiarimenti. Recepito il parere definitivo del Consiglio di Stato, a quel punto il Regolamento dovrà essere adottato attraverso un apposito Decreto Ministeriale (DM).
Si conferma, pertanto, la volontà del Ministro di istituzionalizzare un Concorso a Graduatoria Nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina con applicazione già dal prossimo anno accademico 2013-2014. Volontà, peraltro, pubblicamente ribadita in occasione delle recenti vicende relative all’ultimo concorso, si spera l’ultimo espletato con le vecchie modalità, venute alla ribalta per il, tramite della cronaca nazionale.
Confermiamo che, stantibus rebus, ovvero in assenza di modifiche al testo del DL, una commissione, non più giudicatrice, ma con competenze istruttorie, sarà posta a capo delle procedure concorsuali a livello centrale: non è ben chiaro se vi sarà una sola commissione nazionale, ovvero più commissioni nazionali, una per ciascuna tipologia, anche se la seconda ipotesi sembra quella più plausibile. Infatti, all’esito delle prove verrebbe formata per ogni tipologia di scuola di specializzazione una graduatoria nazionale, in base alla quale i vincitori saranno destinati alle sede prescelta in sede di iscrizione al concorso, seguendo l’ordine della graduatoria di merito.
Come anticipato, i punteggi delle prove saranno attribuiti secondo parametri oggettivi e non più discrezionali. La prova di esame, identica a livello nazionale con riferimento a ciascuna tipologia di scuola, consisterebbe in una prova scritta strutturata in 120 quesiti a risposta multipla (90 quesiti su argomenti caratterizzanti il corso di laurea di medicina e chirurgia e 30 quesiti differenziati per tipologia di scuola). Si ipotizza che la prova di esame possa essere somministrata in due momenti: una prima parte, quella comune a tutte le tipologie di scuola (ovvero quella relativa ai 90 quesiti), potrebbe essere svolta in unica data a livello nazionale, mentre la seconda parte verrebbe organizzata in tempi diversi rispetto alla prima parte in modo da consentire di concorrere per più tipologie di scuola, limitatamente al calendario prestabilito dal MIUR. I quesiti, a differenza di quelli attualmente in dotazione, che rappresentano un mero esercizio mnemonico non qualificante, verranno definiti in modo da valorizzare le capacità di ragionamento clinico, diagnostico e terapeutico in possesso del candidato e dovrebbero essere inseriti in un database nazionale non pubblico, rinnovato periodicamente. Il programma di studio e la bibliografia di riferimento, su cui saranno predisposti i quesiti, verrebbero resi noti attraverso uno specifico DM (che dovrebbe corrispondere a quello di indizione delle procedure concorsuali ed attribuzione dei contratti).
Inoltre, appositi punteggi saranno parimenti assegnati secondo parametri oggettivi in riferimento al voto di laurea ed al curriculum di studi: vista la portata nazionale della commissione, è verosimile attendersi che il campo degli elementi a cui attribuire i punteggi si restringa al voto di laurea ed alla media dei voti delle materie sostenute (si auspica aggiustati per percentili per eliminare le differenze interatenei), ma non si può escludere che il MIUR possa allargare gli orizzonti dei parametri considerabili.
Su tutti questi aspetti in via di definizione il Gabinetto del Ministro ha garantito alla Commissione il massimo impegno per fornire elementi definitivi nel più breve tempo possibile.
Il S.I.G.M., per parte sua e con spirito di servizio, non mancherà di informare puntualmente i colleghi aspiranti specializzandi su tutte le acquisizioni di interesse che mano a mano saranno disponibili.
Il Consiglio Esecutivo