Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani, Giovani Medici (SIGM) ed Aspiranti Specializzandi (CNAS) sul CORSO DI MEDICINA ROMENO AD ENNA: BENE LA ULTERIORE PRESA DI POSIZIONE DEL MIUR, MA LA REGIONE SICILIA REVOCHI SUBITO LA CONCESSIONE DEI REPARTI E DELLE STRUTTURE DEL SSN ALL’UNIVERSITà ROMENA
Il Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani, l’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) ed il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS), che già erano intervenuti nel dibattito chiedendo l’intervento del MIUR e del Ministero della Salute, esprimono apprezzamento nell’apprendere a mezzo stampa delle ulteriori iniziative messe in campo dal MIUR per bloccare l’avvio dei corsi di laurea universitari di area sanitaria ad opera dell’Università rumena privata “Dunarea de Jos” ad Enna.
<<Auspichiamo che, dopo il parere dell’Avvocatura dello Stato e del Dipartimento delle Politiche UE di Palazzo Chigi, nonché dopo la richiesta di intervento del Prefetto e della Procura della Repubblica di Enna, si metta punto a questa vicenda spiacevole che potrebbe avere serie ripercussioni sulla qualità della formazione dei futuri medici e quindi sulla salute dei cittadini. Chiediamo che la Regione Sicilia, intanto, provveda a revocare immediatamente alla Fondazione Proserpina la concessione della fruizione dei reparti e delle strutture del Presidio Ospedaliero di Enna, e quindi di strutture afferenti al Servizio Sanitario Nazionale>> – afferma una delegazione del Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani, dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) e del Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi (CNAS) alla vigilia della Conferenza stampa convocata stamane all’Assemblea Regionale Siciliana dai Rettori delle Università siciliane.
COMUNICATO STAMPA MIUR
L’università di Medicina rumena ad Enna. Dopo la diffida, chiediamo l’intervento del prefetto e del garante
Sapete di cosa ha veramente bisogno la Sicilia in questo momento per creare condizioni di sviluppo e crescita? Di un corso universitario in Medicina organizzato da una fondazione privata in collaborazione con un ateneo rumeno senza accreditamenti e certificazioni. O almeno così pochi gattopardi continuano a credere. Benvenuti in Europa. Il riferimento è chiaramente al surreale “caso Enna”: la Fondazione Proserpina con la partecipazione dell’Università rumena “Dunarea De Joso” di Galati, ha attivato i corsi dichiarati illegittimi a più riprese dal Ministero dell’Istruzione. Nonostante le diffide si continua ad andare avanti, in modo che definire “poco accorto” è un eufemismo. Per questo abbiamo chiesto come Miur l’intervento del Prefetto di Enna e dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per bloccare le attività.
La Sicilia non ha certo bisogno di vie d’accesso facilitate, ma di medici ben formati e preparati. Sulla salute dei cittadini non si scherza, e soprattutto non lo si fa per tornaconto personale o per strategie consensuali. Essere “in Europa” è quanto di più distante da queste logiche assistenzialistiche e conservatrici. L’isola ha bisogno di corsi certificati e garantiti, di qualità, che formino medici di qualità. È questo “lo spirito comunitario” e non ha niente a che vedere con partnership dubbie.
Quei corsi non devono né possono partire. Lo hanno dichiarato chiaramente anche due pareri, rispettivamente della Presidenza del consiglio, Dipartimento per le politiche europee e dell’Avvocatura dello Stato. Non siamo qui a fare la guerra a un sistema universitario giusto per spirito di contraddizione. Stiamo agendo contro una proposta di offerta universitaria non lecita. Vogliamo che i ragazzi si formino in atenei qualificati. Da questo dipende il futuro del Paese.