#sanitàsenzafuturo? Il SIGM lancia la Campagna #SvoltiAMOlaSanità

L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) denuncia come nel nostro Paese il quadro generale per le giovani generazioni di operatori sanitari, medici e non medici, sia altamente sconfortante e non offra né prospettive di crescita professionale né di inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale. Il disagio che ne consegue è alla base del continuo incremento di giovani professionisti, formati a spese dello Stato e della comunità italiana, che scelgono la via dell’emigrazione presso altre realtà che offrono maggiori gratificazioni professionali ed esistenziali. Ciò sta ingenerando un grave impoverimento di un settore strategico per il Sistema Paese quale quello della Salute che, in una prospettiva di crescente competitività tra i sistemi assistenziali dei vari Paesi dell’Unione Europea (instaurata dalle Direttive Comunitarie su assistenza tranfrontaliera e su mobilità e qualificazione professionale), richiede interventi strutturali e modificazioni profonde di carattere organizzativo e culturale a tutti i livelli. Eppure i margini per il rilancio del sistema salute sono ampi, ma occorrono scelte coraggiose per superare gli schemi attuali.

Basti pensare come in altri contesti l’investimento nella valorizzazione delle risorse umane, nonché in formazione, innovazione e ricerca sanitaria abbia fatto del sistema salute un volano di ricchezza e di occupazione, mentre in Italia la Salute continua ad essere considerata come una voce di costo che intacca progressivamente ed inesorabilmente il Prodotto Interno Lordo (PIL).

Nel particolare, si evidenziano le seguenti criticità:

– adozione di non adeguate politiche di programmazione del fabbisogno di medici, che hanno prodotto un eccesso di domanda rispetto all’offerta di accessi nel post laurea;

– iniziative in sede legislativa finalizzate a rimuovere l’accesso programmato a medicina;

– mancata previsione della copertura economica necessaria al finanziamento di un congruo numero di contratti di formazione specialistica e di borse di studio per la formazione specifica di medicina generale (in ultimo in seno al testo del “DL Irpef”, licenziato dal Consiglio dei Ministri), a significare la scarsa attenzione per le giovani generazioni di medici;

– mancata valorizzazione della condizione degli specializzandi non medici, ai quali nessun riconoscimento è stato tributato, a fronte dell’impiego a tempo pieno nella formazione specialistica, pena l’impossibilità di accesso ai ruolo del SSN;

medicina difensiva ed inadeguata definizione della responsabilità professionale, che a causa della scarsa trasparenza ed accountability del sistema ed all’inadeguatezza del nostro codice normativo stanno disperdendo risorse ingenti e rischiano di mettere professionisti e cittadini gli uni contro gli altri;

– proliferazione del fenomeno della precarizzazione e reale pericolo del riproporsi del fenomeno della pletora medica;

– mancata adozione di adeguati provvedimenti legislativi per far fronte all’emergenza del precariato nel Servizio Sanitario Nazionale, non assicurando e salvaguardando i diritti fondamentali del lavoratore, né dando ai medici stabilità e certezze;.

– ipotesi di incardinamento degli “specializzandi” degli ultimi due anni di corso nei Servizi Sanitari Regionali, con oneri a carico delle Regioni, le quali potrebbero avvalersi di forza lavoro a basso costo ed in continuo turnover a discapito della stabilizzazione nel presente e nel futuro prossimo dei giovani medici precari;

– pervicace invasione della politica nella Sanità, con l’ingenerarsi, in ragione di scarsa trasparenza ed accountability, di sprechi, inappropriatezze e clientele, che vanno a discapito della meritocrazia e della valorizzazione delle giovani generazioni di professionisti;

– sistema di progressione di carriera che si fonda prevalentemente, se non esclusivamente, sul criterio dell’anzianità di servizio e non del merito o delle capacità professionali, con possibilità di accedere ai ruoli di responsabilità in maniera sempre più difficoltosa e differita in avanti nel tempo;

– impossibilità conclamata per le giovani generazioni, chiamate a versare contributi con aliquote crescenti a favore di chi è in uscita dal sistema, di godere di una tutela pensionistica tale da garantire un sostentamento dignitoso a fine carriera;

– insostenibile situazione nell’ambito del convenzionamento, laddove non esistono modalità di misurazione e di valutazione delle performance, tanto nell’assistenza primaria, quanto nella specialistica ambulatoriale, il tutto a discapito dei giovani e del merito;

– evasione della normativa vigente per contendere spazi occupazionali nel pubblico ai giovani a favore dei pensionati (ex ospedalieri o convenzionati) grazie alle maglie create in seno al regime di convenzionamento – emblematico  il caso della specialistica ambulatoriale, caratterizzata da meccanismi di valorizzazione dei medici pensionati a discapito dei giovani, come denunciato più volte dal SIGM;

– sistema formativo post laurea, tanto nelle scuole di specializzazione, quanto, soprattutto, nei corsi di formazione specifica di medicina generale, non in grado di licenziare professionalità adeguatamente preparate per rispondere ai crescenti bisogni di salute della popolazione (invecchiamento, multicronicità e disabilità) e per interpretare i nuovi modelli organizzativo-assistenziali integrati;

– sistema della formazione continua (ECM) non adeguatamente orientato a soddisfare i reali bisogni formativi dei professionisti, con accesso a titolo oneroso tale da configurarsi più come business che come leva di miglioramento professionale;

– mancata istituzionalizzazione a livello centrale del ricorso ai fondi strutturali Europei al fine di sostenere la formazione delle giovani professionalità sanitarie, rimettendo alle singole Regioni la scelta di attingere a questa fonte di finanziamento, laddove le disastrose politiche clientelari hanno dimostrato un impiego improduttivo di queste risorse;

– mancata adozione di politiche di sostegno dell’accesso dei giovani al lavoro autonomo, attraverso incentivazioni  fiscali e sgravi di contributi pensionistici per quanti optino per l’esercizio della libera professione;

– non sufficiente sostegno alla valorizzazione dei giovani nel settore della ricerca bio-sanitaria, non dotandoli di adeguati strumenti e confinandoli al precariato;

– difficoltà di espansione della cultura della prevenzione nel SSN con inadeguati investimenti e progressiva perdita di efficienza dei modelli di erogazione degli interventi di promozione della salute;

– sistema della rappresentanza sindacale delle professioni, in particolare di quella medica, ancorato a logiche ed assetti non più attuali e caratterizzato da politiche gerontocratiche non più rappresentative dell’intera categoria ed in particolare delle giovani generazioni.

È VENUTO IL MOMENTO DI CAMBIARE IL SISTEMA DALLE FONDAMENTA – DI IMPRIMERE QUINDI UNA SVOLTA DALL’ATTUALE STATO INERZIALE – PENA IL VENIR MENO DI UNA PROSPETTIVA PROFESSIONALE ALL’INTERNO DEL SSN E DI ENERGIE NUOVE CHE POSSANO RIANIMARE LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA, MAI COME ORA IN DISCUSSIONE NEL NOSTRO PAESE. SE SI VUOLE RILANCIARE UN SISTEMA È DALLA VALORIZZAZIONE DELLE POTENZIALITÀ INESPRESSE DELLE RISORSE UMANE GIOVANI CHE BISOGNA RIPARTIRE! CHE LE RISORSE ECONOMICHE RECUPERATE DALLA RIMOZIONE DEGLI SPRECHI IN SANITÀ E DAI MANCATI TAGLI AL SSN SIANO INVESTITE NELLA VALORIZZAZIONE DELLE GIOVANI GENERAZIONI DI MEDICI ED ALTRI PROFESSIONISTI DELL’AREA SANITARIA!

Per tali ragioni i Giovani Medici (SIGM) dicono

  • SI all’accesso programmato a medicina, SI a modalità di selezione non discrezionali ed alla graduatoria nazionale
  • SI ad un’adeguata programmazione del fabbisogno di medici, di specialisti e di professioni sanitarie
  • SI alla valorizzazione delle giovani professionalità in sanità e NO alle politiche gerontocratiche
  • SI all’immediata stabilizzazione dei giovani precari della sanità
  • SI al merito e NO all’invasione della politica in sanità
  • Si alla depenalizzazione atto medico, alla trasparenza ed al Risk Management NO alla medicina difensiva
  • SI all’incremento dei finanziamenti per l’accesso al post laurea di area sanitaria che riconosca pari dignità ai professionisti non medici
  • SI all’integrazione delle migliori esperienze e competenze nella formazione post laurea tra Università e SSN
  • SI a maggiori investimenti in ricerca ed innovazione in sanità, alla creazione del MD-PhD ed a favorire l’inserimento dei giovani nei ruoli di ricerca
  • SI alla razionalizzazione ed ottimizzazione del percorso di formazione post lauream di medicina, alla laurea abilitante ed all’ottimizzazione dei tempi di accesso alla professione
  • SI al superamento del regime di convenzionamento ed all’adozione di sistemi di valutazione delle performance nell’assistenza primaria
  • SI all’utilizzo delle risorse derivanti dai mancati tagli alla Sanità ed agli stipendi dei medici in attività nel SSN a sostegno di politiche per la valorizzazione delle potenzialità delle giovani generazioni di professionisti sanitari
  • SI ai concorsi su base regionale o nazionale per l’accesso ai ruoli del SSN
  • Si all’accesso ai ruoli del SSN e della medicina del territorio tramite concorsi meritocratici e graduatorie trasparenti
  • SI all’impiego dei giovani medici in campagne di promozione della salute e prevenzione nelle scuole
  • SI al riconoscimento formale della rappresentanza non sindacale nei tavoli decisionali che riguardano la professione
  • SI agli investimenti nella formazione medica continua con accesso gratuito e programmi fondati sui reali fabbisogni formativi
  • SI al sostegno dell’accesso dei giovani al lavoro autonomo

L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) rivolge, pertanto, un appello a tutte le associazioni e sigle di categoria, di medici e non medici, di studenti in medicina, ed a quanti siano “giovani”, non anagraficamente, ma mentalmente, ad unire le forze ed a condurre una battaglia di civiltà e di cambiamento, fuoriuscendo dalle logiche di parte e condividendo un approccio di sistema. Si dia avvio alla costituzione del Forum dei giovani della Salute, analizzando le criticità del sistema per formulare assieme proposte finalizzate ad imprimere un’immediata inversione di tendenza al sistema salute.

Per non essere #medicisenzafuturo

Per non essere professionisti di una #sanitàsenzafuturo

Per fermare la “cacciata” delle giovani generazioni all’estero

Per “Cambiare il Paese, senza cambiare Paese”

Poiché #welovessn

 

#SvoltiAMOlaSanità

Campagna Nazionale

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