SI ALL’ACCESSO PROGRAMMATO A MEDICINA

È necessario, pertanto, avere un approccio di sistema per effettuare un’adeguata programmazione del fabbisogno di professionalità mediche, non limitandosi agli aspetti quantitativi, ma avendo almeno pari attenzione per quelli qualitativi. Il progressivo invecchiamento della popolazione, unitamente ai mutati scenari epidemiologici, impongono il superamento del modello ospedalo-centrico nel sistema integrato territorio-ospedale, rispetto al quale molte Regioni tardano ad adeguarsi. Eppure nessuno in questo momento si pone il problema di un indispensabile incremento del contingente di profili medici generalisti, essendo rimasto invariato e sottodimensionato nell’ultimo quinquennio il numero di accessi disponibili per la formazione specifica di medicina generale. Né si stanno formando quegli specialisti che occorrono al sistema delle cure integrate per soddisfare il crescente bisogno di salute espresso in forma di multi-cronicità, co-morbosità e disabilità.

In conclusione, tutto si può migliorare anche l’attuale sistema di accesso a Medicina, che è stato oggetto di continue impugnazioni in sede di giustizia amministrativa. Non giova fare annunci o assumere decisioni frettolose per un sistema che nelle risorse umane ha la sua principale ricchezza, ma si istituisca un tavolo di lavoro tecnico congiunto tra MIUR e Ministero per valutare le criticità e le possibili soluzioni. A prescindere da quale sia il sistema di selezione in adozione, è indispensabile cominciare ad orientare i giovani sulla base di un approccio vocazionale, a partire dalle scuole superiori, onde evitare un sovraffollamento “non consapevole” dei corsi di studio, soprattutto nell’ambito socio-sanitario. Si cerchi in via preferenziale di rendere immune l’attuale sistema di accesso dai ricorsi e, solo laddove ciò non sia possibile, si apra a nuovi modelli. Nessuna barriera ideologica può essere posta sulle regole e sulle riforme, ma da alcuni punti fermi non si può derogare: accesso programmato, criteri oggettivi, trasparenti e meritocratici, qualità della formazione.

 

Mettiamo in campo le energie migliori della sanità. #svoltiAMOlaSANITÀ.

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